FIFA, Montagliani: “Stipendi e ingaggi? Spero prevalga il buon senso”

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Il nuovo progetto prevede invece un calendario meno intasato nel 2020/21: dall’autunno inoltrato a fine aprile campionato di Apertura (partite di sola andata, ci sarebbe posto anche per un paio di squadre in più), finali di Champions ed Europa League prima di EURO 2020 e Olimpiade, Clausura con date flessibili da stabilire (esempio ottobre 2021-marzo 2022), chiusura con finale play-off tra le vincitrici delle due fasi. Dopo la sosta di un mese, comincerebbe la stagione 2022/23: Apertura da chiudere entro ottobre, per permettere alle Nazionali il ritiro premondiale e, al rientro dal Qatar, Clausura e normale stagione di Champions e coppe, magari con il nuovo Mondiale per Club della FIFA a giugno 2023.

Le parole del vicepresidente della FIFA Victor Montagliani nel corso di un’intervista rilasciata a Tuttosport.

TORINO – Victor Montagliani, vicepresidente della FIFA e presidente della CONCAF, ha rilasciato un’interessante intervista sulle pagine di Tuttosport. Queste le sue parole: “Il rischio di contenziosi sulla riduzione degli stipendi e, soprattutto, sui prolungamenti dei contratti oltre la scadenza naturale del 30 giugno c’è: come sempre c’è l’arbitrato della FIFA che è determinate per garantire il rispetto delle regole. Però ci auguriamo, soprattutto in un momento come questo, che prevalga la responsabilità tra le parti e che si arrivi agli accordi tra i club e i giocatori”.

Sul calciomercato ha aggiunto: “Non sarebbe stato possibile gestire un mercato illimitato. Impossibile per le regole, per i club, per i calciatori. E poi serve rispetto per i tifosi: durante le partite, con un mercato continuo, non capirebbero più in quale squadra gioca un calciatore e finirebbero per disamorarsi. Diventerebbe ingestibile anche a livello tecnico. Abbiamo, questo sì, lasciato liberà temporale perché non si conoscono i tempi per la conclusione dei campionati poi, certo, speriamo che si possano armonizzare i tempi il più possibile. Ma è un segnale importante non aver costretto le Federazioni a date fisse sia sul mercato sia sul prolungamento delle stagioni”.

Sui rapporti con Ceferin e Agnelli ha dichiarato: “Con Ceferin siamo arrivati “al primo giorno di scuola” praticamente nello stesso momento con le elezioni lui all’UEFA e io alla FIFA e ci siamo sempre sostenuti a vicenda: un’amicizia vera, di quelle in cui puoi dirti le cose in faccia e magari mandarti al diavolo perché sai che c’è stima e sincerità. Con Andrea c’è un rapporto personale e professionale eccellente. Collaboriamo molto e non solo in questo caso abbiamo ottenuto risultati positivi per migliorare il calcio: il rapporto con gli agenti, le regole per i trasferimenti e la tutela dei minori. Andrea ha una visione moderna e lungimirante del calcio: con lui la FIFA lavora molto bene”.