ROMA – Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un’interessante intervista sulle pagine del Corriere dello Sport. Queste le sue parole a cominciare dal suo progetto per la Serie A: “Sto lavorando a un campionato in tre fasi, con final eight per lo scudetto. Non riusciamo a cambiare al nostro interno, si teme che i playoff penalizzi chi è abituato a vincere. E invece non è così, se costruisci un campionato che affascina ogni giorno. Rischiamo di perdere pubblico in quello attuale, perché in alcune fasi non è più decisivo vincere o perdere. E a quel punto non ha senso. C’è anche chi vorrebbe allargare le porte, ma cambiare il gioco è rischioso. E poi sta cambiando da solo, è più veloce e avvincente”.
Il numero uno del calcio italiano ha parlato anche di Roberto Mancini: “Il ciclo che ha aperto va ben oltre il dicembre 2022. Firma prima degli Europei? Certo, non serve aspettare, bisogna stringere i tempi. Lippi? Chiariamo: il calcio italiano ha rispetto per chi l’ha fatto grande. E non possiamo dimenticare Marecello Lippi: la nostra federazione ha già inserito grandi campioni nei suoi ranghi, a un certo punto ci sarà spazio anche per un allenatore che ha vinto un Mondiale. Ma a oggi non è una priorità”.
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