Miei cari amici genoani di ogni latitudine e di ogni ordine e grado, finalmente oggi abbiamo assistito al Tempio una gara “da Genoa”. Ballardini è riuscito a dar seguito alle sue intenzioni annunciate ieri in conferenza stampa: riuscire a pressare il Milan soprattutto in difesa. La squadra di Allegri si è trovata, tranne in occasione del gol di Pato e nei minuti immediatamente successivi, più di una volta a mal partito contro l’ossessionante pressing a tratti del Grifone.
Merito del nuovo centrocampo dove hanno primeggiato Kucka e Konko, seguiti dal “ragionier” Milanetto ancora una volta illuminante con i suoi lanci a smarcare i compagni. Lo slovacco è stato prezioso sia in fase di contenimento, sia in fase propositiva: è riuscito a far perdere la testa a Ibrahimovic che si è beccato anche una giusta ammonizione per proteste. Il “giallo” sanzionato dall’arbitro Mazzoleni si è rivelato uno degli elementi in favore del Genoa nella ripresa: l’attaccante svedese è stato decisamente meno incisivo, intimorito probabilmente da un possibile secondo cartellino con espulsione. Tornando a Konko è il “signore e padrone” della fascia destra di cui il tecnico rossoblù aveva bisogno: arriva in fondo e crossa, mette in difficoltà gli avversari (Bonera se ne ricorderà a lungo del pomeriggio odierno). Bene ancora una volta Kaladze, vero “orchestratore” della difesa. E’ finalmente esploso Floro Flores, realizzando una rete da goleador. Insomma un pareggio molto importante, conseguito con un Palacio a mezzo servizio e senza un vero centravanti di ruolo. Il punto conquistato oggi consente di accendere la freccia sinistra del sorpasso sulla Sampdoria e di conquistare la superiorità cittadina, sia pure con una sola lunghezza di vantaggio.
Unico problema da rilevare la mancanza di contropiede. Il centrocampo era troppo spesso “incollato” alla difesa per darle manforte e non si riusciva a ripartire la manovra in velocità. Se si fosse riuscito anche in questo, probabilmente il Milan sarebbe tornato sconfitto a casa: la difesa è apparsa ben più di una volta in affanno e ha scricchiolato sotto i colpi degli attaccanti rossoblù. E’ una squadra che ha tanti campioni e un tecnico valido come Allegri, ma un grande limite caratteriale: dopo il vantaggio, ha iniziato a giocare come avesse voluto dare una lezione al Genoa, con tanta leziosità. E ha subito giustamente il pareggio: se i rossoneri si comportassero ancora così in campionato e in Champions, faranno davvero poca strada.
Domenica prossima c’è l’importante trasferta di Bari. Il Grifone andrà in terra di Puglia senza l’unico centravanti Destro, ma con il morale molto alto e forse con un Antonelli in più. Bisognerà dimenticare la titubante ultima trasferta a Firenze e cambiare registro. Soltanto così si potrà lasciare la zona “paludosa” della classifica.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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