FIRENZE – Dopo aver raggiunto la terza qualificazione alla prossima Conference League, manifestazione di cui ha perso la finale per la seconda volta di fila, la Fiorentina ha voltato pagina dal punto di vista della guida tecnica. Salutato Vincenzo Italiano in direzione Bologna, la panchina della Viola è stata infatti affidata all’ex Monza Raffaele Palladino. Una scelta che ha finito inevitabilmente per ripercuotersi sul mercato visto il cambio di identità tattica in cantiere. Sul fronte entrate si registrano ben tre colpi. Pongračić è stato rilevato dal Lecce per rimpiazzare la partenza di Milenković al Nottingham Forest, ma è davanti che si è fatto qualcosina in più con gli arrivi di Kean dalla Juventus e soprattutto di Colpani dal Monza, il vero fiore all’occhiello finora del mercato del club toscano. Anche Tessman del Venezia e il bianconero McKennie sono molto vicini, mentre per quanto riguarda le uscite ci sono da segnalare tanti addii: quelli a parametro zero di Duncan, Castrovilli e Bonaventura e i rientri alle rispettive basi di Belotti, Arthur e Maxime Lopez.
Numerosi poi anche gli esuberi da smaltire di rientro dai prestiti: il giovane Bianco potrebbe restare, ma Sabiri, Pierozzi, Amrabat e Brekalo sono in uscita. Discorso a parte poi merita la questione Kouamé. Per lui si profilano due strade: rinnovare a cifre più basse di quelle attualmente percepite o trasferirsi all’estero. Attenzione anche a Terracciano, che non sembrerebbe aver convinto a pieno il nuovo tecnico, così come alle sirene di mercato per Nzola e Ikoné. Su quest’ultimo in particolare ci sono due club arabi in agguato. Al netto quindi di ciò che verrà fatto, Palladino avrà il duro compito di amalgamare una rosa ancora in piena costruzione per cercare di dare seguito ad un progressivo percorso di crescita.
Mini rivoluzione che ha colpito in particolar modo l’attacco anche in casa Fiorentina. Se per il rientrante Amrabat era stata annunciata la sua partenza in direzione Turchia, c’è da fare un discorso diverso per Nico Gonzalez: non era programmata infatti ad inizio mercato la sua partenza poi concretizzatasi alla Juventus. La società viola non è però restata a guardare, piazzando subito un doppio colpo di spessore con gli arrivi di Colpani dal Monza e di Gudmundsson dal Genoa, due che hanno dimostrato lo scorso anno di avere molti bonus nelle gambe. In particolare l’islandese, che si candida anche come rigorista numero uno dei Gigliati. Fate però attenzione alla differenza di prezzo dovuta al ruolo. L’ex Grifone è infatti listato attaccante e ancora non è al meglio fisicamente. Occhi aperti.
“La soluzione principale è quella di ripartire da una difesa a tre: 3-4-3 o 3-4-2-1. Però la Fiorentina viene da un percorso col 4-2-3-1: non escludiamo dunque pure quello”. Parole queste del neo tecnico Raffaele Palladino che non lasciano a nessun dubbio sul modulo che verrà principalmente utilizzato. Tra i pali in attesa che il mercato porti novità c’è il solito Terracciano, con il terzetto difensivo a sua protezione composto dal neo acquisto Pongračić, Martinez Quarta e Ranieri. Tessman, come anticipato potrebbe arrivare a giorni, ma a centrocampo i due centrali dovrebbero essere almeno all’inizio Mandragora e uno tra Barak e Bianco. Sulle fasce spazio a capitan Biraghi e a Dodò più di Kayode, mentre in attacco agirà il tridente formato da Nico Gonzàlez, Kean e Colpani, attualmente favorito su Kouamé e Beltran.
Nell’unico reparto in cui la Fiorentina pare essere a posto potrebbero tuttavia arrivare delle sorprese. Stiamo parlando ovviamente della porta: sia Terracciano che Christensen non sono sicuri di restare a Firenze, visto che Palladino non sarebbe convinto fino in fondo per quanto riguarda l’impostazione coi piedi. Per evitare ogni rischio vi suggeriamo per ora di guardare altrove: è questione di non perdere un uomo e un voto a prescindere. E ciò nonostante il nuovo allenatore, come dimostrato a Monza, abbia ottenuto grandi risultati lavorando sulla solidità difensiva dei suoi. Hanno invece una certa confidenza col gol Luca Ranieri, reduce da una marcatura e due assist la passata stagione, ma soprattutto Martinez Quarta: cinque le reti messe a referto la scorsa annata. Uno score che lo ha reso uno dei difensori più prolifici dell’intero campionato. Non fate tuttavia l’errore di considerarlo un top: quando infatti la Fiorentina perde, l’insufficienza e/o il cartellino sono una costante. Pongračić rappresenta invece una soluzione interessante per gli ultimi slot della vostra difesa. E’ vero, il croato non ha alcuna attitudine offensiva, ma conosce perfettamente il campionato e con molta probabilità sarà titolare fisso. Intrigano infine gli esterni. Biraghi rimane il top player indiscusso per via dei calci piazzati, ma guai a sottovalutare gli altri. Pur listati difensori, Dodò, Kayode e Parisi saranno costantemente schierati sulla fascia di centrocampo. Una cambio di ruolo da cui potrebbero beneficiare considerato il minor richiamo a compiti difensivi.
Due i giocatori più con più hype di questo reparto: Mandragora e Colpani. Per loro parlano i numeri. Il primo, oltre ad aver dimostrato di essere un ottimo tiratore di calci di punizione, ha messo a segno tre reti e tre assist nella passata stagione. Un dato da non prendere assolutamente sotto gamba, vista la zona di campo piuttosto arretrata occupata. Il secondo, dopo gli 8 gol e le 4 assistenze realizzate a Monza, sarà con ogni probabilità uno dei più ricercati dai fantallenatori a centrocampo: può essere un ottimo secondo/terzo slot. In ogni caso non esagerate e spendete al massimo una quarantina di fantacrediti. Finché non ci saranno nuove dal mercato non puntate poi assolutamente su Amrabat, Ikoné e Bianco, che potrebbero avere pochissimo minutaggio nonostante il buon appeal. Non convince per lo stesso motivo neanche Sottil, chiuso da Nico Gonzàlez, e occhio anche a Baràk che da trequartista potrebbe essere arretrato in posizione mediana. Il rischio è abbastanza concreto.
L’unica garanzia in termini di bonus per questo reparto ha un nome ed un cognome: Nico Gonzàlez. Il più prolifico dei suoi la scorsa stagione con 12 reti e 2 assist all’attivo, oltre ad essere detentore del monopolio dei calci di rigore quando in campo. L’unica pecca sono gli infortuni: le 29 partite a voto del campionato appena trascorso devono indurvi a riflettere sul fatto che almeno 10 gare potrebbe saltarle. Nel caso evitate ogni problema e copritevi con un attaccante dal minutaggio assicurato. Resta un ottimo 3° slot. Molta curiosità la desta anche Moise Kean, uno che sogna il riscatto dopo due anni difficili alla Juventus. L’attaccante italiano partirà il più delle volte titolare, con Nzola alternativa, ma c’è da sottolineare che in carriera, a parte l’annata al PSG, non è mai andato in doppia cifra e salvo sorprese non sarà neanche uno dei rigoristi. Come 4°/5° slot c’è di meglio. Partono invece più indietro nelle gerarchie sia Christian Kouamé che Lucas Beltràn, attaccante argentino che ha fatto vedere di saperci fare anche da trequartista, collezionando un bottino di bonus di 6 reti e 1 assist al suo primo anno in Italia. Quest’anno potrebbe anche migliorarsi, ma l’assenza di garanzie su un suo impiego costante impone di essere prudenti in sede d’asta.
LE GUIDE DI FANTACALCIO 2024/2025 (guida completa sulla Serie A)
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy