Doveva essere un bel gruppetto, si è ridotto ad un solo elemento. Categoria: esuberi di casa Fiorentina. Con la chiusura del mercato erano infatti almeno 4 o 5 i giocatori che non sembravano avere grosse chance di trovare spazio nella squadra viola. Uno su tutti Juan Manuel Vargas, reduce da due stagioni fallimentari e rimasto a Firenze per mancanza di offerte ritenute accettabili dal giocatore. E poi c’era Matos, rientrato alla base dopo un campionato in chiaroscuro in Brasile e destinato, così si pensava per tutta l’estate, ad andarsene di nuovo a fare esperienza altrove. Infine quel trio di giovani centrocampisti che non Montella non sembrava considerare sufficientemente maturi per la Serie A: Bakic, ma soprattutto Wolski e Vecino.
Invece, chi più chi meno, tutti sono riusciti almeno ad esordire, se non a ritagliarsi uno spazio significativo nelle gerarchie del tecnico gigliato. I tanti infortuni hanno agevolato le cose, ma per conquistarsi la fiducia di Montella c’è voluto dell’altro, cioè impegno, sudore e carattere. Come quello mostrato da Vargas che, adesso, si candida come risorsa ‘vera’ per la Fiorentina. O come lo stesso Matos. L’unico a “fallire” in questa operazione è stato, almeno per ora, Ruben Olivera. L’uruguaiano classe ’83 non solo non ha collezionato neanche 1′ in campo (unico tra i giocatori di movimento della rosa), ma non è neppure mai stato convocato dall’inizio della stagione, nonostante l’emergenza con cui i gigliati hanno dovuto fare i conti. Un chiaro segnale del fatto che il centrocampista ex Lecce e Genoa sia totalmente ai margini della squadra, in attesa di andarsene altrove. Qualcuno ha inserito anche il suo nome nella lista dei possibili rinnovi di contratto (scadenza 2014) ma vista la situazione è ben più probabile che si cerchi di piazzare Olivera a gennaio, ovviamente senza chiedere niente in campo, per liberarsi del suo ingaggio da 500mila euro annue.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]