Per un momento cerchiamo di essere più forti di tutto e di tutti: dei cattivi pensieri provenienti da Siena e, più in generale, da un campionato con molte ombre, soprattutto. La Fiorentina, però, è tutt’altra cosa: una stagione da incorniciare a prescindere. Quarto posto con 70 punti, record abbattuti ad ogni angolo di una strepitosa annata.
Dall’estate del 2012 ad oggi sono passati 10 mesi: eppure sembra un abisso. Tutto rifondato, un patron come Andrea Della Valle che torna protagonista e costruisce una squadra da sogno, un tassello dopo l’altro. Torna anche il fratello Diego e Firenze ritrova, oltre alla serenità dei bei tempi, anche un filotto di vittorie da far invidia alle cosiddette big della Serie A. E poi il fiore all’occhiello della viola targata Vincenzo Montella: il gioco ipnotico stile tiqui-taqa del Barcellona.
Questa squadra ha saputo stupire non solo l’Italia, ma tutta l’Europa che apprezza il bel gioco e la vittoria che passa attraverso il divertimento di chi in campo è protagonista e di chi, sugli spalti, si gusta una formazione spumeggiante e scintillante. La Fiorentina torna in Europa e lo fa da protagonista assoluta. Passerà dalla porta dell”Europa League, che di certo non è un palcoscenico da evitare: anzi, è un passaggio fondamentale per un gruppo che vorrà sicuramente ambire alla Champions già dal prossimo anno. E poi, se permettete, pensate alla finale di coppa allo Juventus Stadium: brividi puri.
Insomma, siamo tornati nei palcoscenici che ci meritano e che tutta Firenze aspettava ormai da tre anni. Firenze e la sua Fiorentina sono nuovamente lì, gomito a gomito con le più grandi della Serie A e, dal prossimo anno, anche d’Europa. Tutto il resto, rigori puntuali concessi e non concessi a Milan e Siena (sequenza non casuale delle parole), lasciamolo a chi deve per forza appigliarsi a ciò per ottenere quello che, sul campo, non avrebbe potuto ottenere in altro modo.
[Matteo Dovellini – Fonte: www.violanews.com]