Una situazione figlia di qualche errore individuale (Roncaglia a Zurigo, Pizarro col Catania, Neto nel ritorno col Grasshopper e Compper con il Genoa) ma anche della mentalità offensiva. Una squadra che gioca senza mediani, che vuol sempre proporre gioco e attaccare con tanti uomini, concede sempre qualcosa all’avversario. Messa così c’è poco da rimproverare alla Fiorentina, perchè proprio l’atteggiamento della squadra è ciò che ha fatto innamorare i tifosi e che ha attirato le attenzioni degli addetti ai lavori anche al di fuori dei confini italiani. Eppure se i viola vogliono competere per le primissime posizioni e giocarsela con Juve e Napoli, l’aspetto su cui deve lavorare è proprio la solidità difensiva. L’attacco ‘atomico’, del resto, non è una novità se consideriamo che lo scorso anno la Fiorentina risultò seconda per reti segnate, ben 72: solo una in meno al Napoli e a pari con i bianconeri di Conte, campioni d’Italia. Ma nel numero di gol subite la differenza era evidente: 44 dai viola contro i 36 della squadra azzurra e addirittura i 24 della Juve, quasi la metà. Tocca dunque a Neto, Gonzalo, Savic & co. riuscire a migliorarsi, e un anno di lavoro insieme alle spalle potrà aiutare un reparto (l’unico) che la Fiorentina ha deciso di non ritoccare sul mercato.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy