“Questa è la Serie A, non dobbiamo mollare mai. […] Oggi è andata bene ma queste cose (la rimonta, ndr) non dovranno ricapitare in futuro”. Questo il pensiero espresso da David Pizarro nell’immediato dopo partita di Fiorentina-Torino. Parole dure quelle pronunciate da un veterano come il “Pek”, che dimostrano quanto il cileno, per l’occasione capitano della Fiorentina, sia contrariato da come si è evoluta la partita. Una partita che la formazione gigliata aveva praticamente già vinto dopo poco più di mezz’ora di gioco grazie alle reti di Cuadrado, Aquilani e Ljajic. Una partita disastrosamente riaperta e poi pareggiata dal Torino per colpa della squadra di Montella che già prima del termine della prima frazione di gara era con la testa a tutt’altro. Ed allora arrivano le distrazione: Borja Valero perde malamente un pallone a centrocampo, il Torino riparte e segna la prima rete allo scadere dei primi quarantacinque minuti di gioco.
Dopo appena dieci minuti di ripresa è Santana a duettare con i compagni di squadra piazzati al limite dell’area di rigore e ad infilare un colpevole Viviano con un rasoterra centrale per il 3-2. A quindici dal termine è poi Cerci a tirare fuori il coniglio dal cilindro con un grande tiro a girare sul secondo palo dopo una dormita difensiva di Savic che aveva perso il possesso della sfera. La Fiorentina rischia anche il KO su un contropiede di Cerci che sbaglia però il passaggio al centro dell’area di rigore e la Fiorentina, con Romulo, salva “capra e cavoli” segnando il 4-3 finale. Una vittoria che però deve dare un insegnamento alla viola: gli avversari non devono essere mai sottovalutati. Tanto meno in questo finale di stagione che presenta sfide non proibitive ma assolutamente da non sbagliare. Questa volta la Fiorentina non ha pagato questa impudenza con pesanti punti in meno in classifica, ma adesso guai a ritentare la dea bendata con queste sciocchezze.
[Matteo Angiolini – Fonte: www.violanews.com]