Fiorentina: in arrivo Iakovenko

233 0

Quando il rischio equivale al costo, zero, l’affarone è dietro l’angolo. Perchè se non spendi niente per prendere un giocatore, almeno a livello di cartellino, hai solo da guadagnarci, che sia in termini di valore tecnico o economico. E poi risparmi fondi per concentrarli sui colpi più importanti. É in quest’ottica che si inserisce l’arrivo – ormai pressochè certo – di Oleksandr Sacha Iakovenko alla Fiorentina da giugno, sulla scia delle operazioni a costo zero che già Pradè-Macia avevano realizzato in estate. Ben 5: il primo è stato Roncaglia e l’ultimo Toni (entrambi svincolati), in mezzo sono arrivati Aquilani e Pizarro che hanno rescisso con i rispettivi club prima della scadenza, oltre a Lupatelli. Tutti diventati, a parte quest’ultimo, più o meno titolari della formazione di Montella. Senza operazioni così non sarebbe stato possibile realizzare un colpo da 7 milioni di euro come Borja Valero, o comunque realizzare un mercato soddisfacente come quello completato ad agosto con un saldo positivo.

Una politica indispensabile nell’epoca del fair play finanziario e dell’autofinanziamento, ma che era stata trascurata negli anni scorsi, quando “costo zero” era sinonimo soltanto di cessioni, come scrivemmo nel giugno scorso augurandoci un cambiamento di orizzonti. Quasi ci avessero ascoltato, Pradè e Macia hanno reso centrale la filosofia dei parametri zero, e più in generale delle operazioni low cost, mettendo sotto osservazione la situazione contrattuale di centinaia di giocatori in giro per l’Europa. Grazie alla scadenza imminente si è potuto prendere Compper a gennaio per pochi “spiccioli” (circa 400mila euro) e molto probabilmente arriverà a giugno Marcos Alonso dal Bolton, pure lui a fine contratto. Elementi che, insieme a Iakovenko, si spera possano tornare quanto più utili possibili alla causa della Fiorentina o, nella peggiore delle ipotesi, trasformarsi in pedine di scambio e succose plusvalenze. Piccoli-grandi affari grazie (anche) ai quali è possibile puntare ad altri grandi colpi del livello di Giuseppe Rossi, e costruire una squadra dai traguardi ambiziosi. Senza dimenticare il bilancio.

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]