Juan Gutiérrez Moreno, capitano del Real Betis Balompié quando vi giocava Jaoquin, nonchè grande amico dello stesso talento spagnolo accostato ai viola, descrive in esclusiva a Violanews.com che tipo di giocatore e di uomo è Joaquin Sanchez Rodríguez con cui ha giocato più di 6 anni condividendo anche la vittoria di una Coppa di Spagna.
Che tipo di uomo è caratterialmente Joaquin?
“Joaquín è un calciatore differente rispetto agli altri. Durante la sua carriera ha dimostrato di saper essere sempre all’altezza delle circostanze e non accontentarsi mai. Ha un carattere vincente e affabile. È un professionista che conquista subito lo spogliatoio per il suo modo di essere per il suo comportamento. É sempre disposto a sacrificarsi per la squadra ed è uno di quei giocatori che fa gruppo”.
All’interno dello spogliatoio tende ad essere un leader o un gregario?
“È un leader naturale. Lavora quotidianamente per la squadra. Per lui l’importante è il gruppo, infatti all’ interno dello spogliatoio motiva i compagni con il suo carettere ottimista. È un lottatore dentro e fuori dal terreno di gioco”.
Perché, nonostante si parlasse di lui come un campione, non è mai riuscito a ”sfondare” realmente approdando in una grande squadra?
“Magari non c’è stata l’occasione giusta per giocare nei primi 8 club europei, però se avesse avuto l’opportunità non avrebbe di certo stonato. Nonostante questo, Joaquín ha giocato competizioni europee di massimo livello con tre squadre diverse: Betis, Valencia e Málaga. Inoltre, negli anni aveva raggiunto lo status di “indiscutibile” nelle convocazioni della nazionale spagnola con vari allenatori”.
Che tipo di giocatore è realmente? Quali sono i suoi punti di forza?
“Sottolineerei la sua capacitá di andare in verticale e il suo gioco sulle fasce, e sugli interni. È un giocatore rapido, bravo nell’uno contro uno, che sa crossare e segnare. Tuttavia gli piace il gioco di squadra. Come esterno puó far passare una brutta giornata al difensore che lo marca”.
Come lo vede nel 4-3-3 della Fiorentina? In quale posizione si trova meglio?
“Grazie alla sua lunga esperienza sa adattarsi alle diverse esigenze della partita. Anche se all’inizio giocava da esterno destro, posizione che continua a ricoprire attualmente, ha saputo assumere anche il ruolo di mezzapunta quando la squadra ne ha avuto bisogno. Gioca sia sull’esterno che negli interni. È imprevedibile nel dribbling. Nel Betis si mise in luce per le sue finte e i suoi sprint. Ha un buon controllo della palla, è abile e ha un buon tiro”.
Infine, in qualità di suo amico, le vorrei chiedere se arrivato a questo punto della carriera, la sua priorità è cercare una nuova sfida per rilanciarsi oppure semplicemente guadagnare di più?
“Sono certo che la sua prioritá è continuare a giocare ai massimi livelli. Ció che lo ha fatto muovere in tutti questi anni non sono i soldi, ma le sue ambizioni sportive e in questo momento ne ha da vendere”.
[Marco Gonfia – Fonte: www.violanews.com]