Il risveglio, stamattina, non è stato dei migliori: la Fiorentina ha pareggiato a Parma una gara che, vedi le occasioni sprecate, avrebbe dovuto chiudere per portare a casa i primi tre punti della gestione Montella in trasferta.
Invece si ritrova in tasca soltanto un punticino e tanta rabbia. La stessa rabbia, però, che adesso il mister e la società dovranno incanalare nei binari dell’agonismo e della voglia di riscatto. Insomma, convertire l’amarezza in energia positiva.
Martedì, al Franchi, arriva lei: la Juventus campione d’Italia ed imbattuta da più di una stagione in campionato. Numeri che si sommano anche al ritorno dei bianconeri in Champions, sotto di due gol contro i campioni d’Europa del Chelsea a Londra, ed usciti indenni con un pareggio ottenuto nei minuti finali ad opera di Quagliarella. Lo stesso attaccante che, ieri, ha regalato la vittoria alla squadra di Carrera per 2-0 contro il Chievo. E poi, al Franchi, i viola non vincono da quell’1-0 del ’98 con gol di Batistuta su cross dalla sinistra di Oliveira. Come dimenticarlo…
Insomma, le statistiche dicono che sulla carta sarà una partita più che difficile. Ma quel che la carta non riporta è l’approccio alla partita, il cuore gettato oltre l’ostacolo, la voglia di impressionare i tifosi da parte della formazione viola. D’altronde la partita è già iniziata qualche settimana fa con i rapporti che si sono incrinati tra le due società a causa dell’affare Berbatov, prima, e poi delle affermazioni nette e chiare del patron Diego Della Valle nei confronti della Fiat, di Marchionne e degli Agnelli. Una buona dose d’entusiasmo, poi, ce l’ha messa anche il presidente Andrea Della Valle che, merito di una campagna acquisti ben gestita dalla coppia Pradè & Macia, e dal buon gioco impostato da Montella e dal suo staff, ha riportato a Firenze quel che una città intera apprezza di più: il bel calcio.
Qualità, genio, fantasia. Queste sono le tre componenti che il pubblico fiorentino ama più di qualsiasi altra cosa. Il fattore “c”, invece, è rappresentato dal cuore. Contro la Juventus non possiamo parlare di semplice partita infrasettimanale, la quinta di campionato. E’ “la” sfida, da sempre. Alimentata fin dalle origini da polemiche infinite, da una sponda e dall’altra.
Anno scorso l’umiliazione più grande: quel 5-0 in casa che di certo resterà nella mente dei tifosi viola per molti anni ancora, forse per sempre. E allora ecco che il pubblico esige che la propria squadra dia tutto in campo, più di quel che è nelle sue potenzialità. Dal primo all’ultimo minuto.
Soltanto così i Montella boys potranno mettere in crisi la Juventus. D’altronde quel che più galvanizza il popolo viola è vedere la propria squadra mettere sotto, nella loro metà campo, i tanto odiati bianconeri.
Qualità, intensità e cuore: ecco la formula giusta per sognare.
[Matteo Dovellini – Fonte: www.violanews.com]