Le ultime settimane, grigie a causa degli stentati risultati, consegnano a Montella un centrocampo le cui gerarchie rischiano di essere stravolte. Adesso e nel futuro ma è certo che sono cambiate rispetto al passato. Ipotizziamo che il centrocampo viola sia una piramide: al vertice c’è indiscutibilmente Borja Valero. La squalifica che gli è stata comminata, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha palesato ancora una volta la sua posizione egemonica. Nel gradino subito sotto si possono inserire Aquilani e Pizarro con Mati Fernandez, in grande spolvero nelle ultime settimane, sulla scala mobile pronto a scalzare uno dei due. Pizarro infatti appare in ombra, ormai ai margini della Nazionale e non più intoccabile come un anno fa; a giugno scade il suo contratto e da troppo tempo non si parla più del rinnovo. Situazione particolare anche quella di Aquilani: alterna prove convincenti ad altre discutibili ma fin qui il suo bilancio è da ritenere positivo considerando che in tutto questo ha anche studiato da regista proprio per sostituire il Pek.
Sul terzo ripiano si posizionano Ambrosini, Anderson e Bakic. L’ex capitano del Milan è rimasto fuori alcune settimane per infortunio e nella sfida contro la Lazio ha dimostrato di non essere ancora al 100%: a differenza dei suoi compagni può vantare il fattore carisma che talvolta gli fa assumere le vesti di allenatore in seconda, senza nulla togliere a Daniele Russo. Anderson è in continua crescita e quando dimostrerà di poter giocare 90 minuti andrà ad insediare il ruolo dei “rivali”. Montella crede molto in lui e gli ha dato fiducia in svariate occasioni. Discorso a parte va fatto per Bakic che potrebbe trovare spazio nell’ultima parte di stagione quando la classifica parlerà in maniera più chiara. Ad oggi è questa la fotografia della mediana viola con la grande certezza che di insostituibile, come canta la curva, “c’è solo Borja Valero”…
[Stefano Rossi – Fonte: www.violanews.com]