Mohamed Salah arriva alla Fiorentina nell’ambito dell’operazione Cuadrado, dopo essere stato molto vicino alla Roma. L’egiziano dal carattere ribelle ha il difficile compito di sostituire il colombiano, vincendo lo scetticismo generale.
PUNTI DI FORZA – Determinazione e classe contraddistinguono Salah. L’egiziano può giocare indifferentemente sulle fasce, ma anche nel ruolo di trequartista o seconda punta. Il ragazzo si è rivelato al grande pubblico con il Basilea, squadra che ha trascinato tre anni fa alle semifinali di Europa League (eliminato proprio dal Chelsea). Veloce, molto abile nel dribbling, Salah non ha la stessa forza d’urto di Cuadrado, ma compensa con una miglior tecnica di base. Più duttile e imprevedibile del colombiano, ama svariare per tutto il campo, senza dare punti di riferimento.
PUNTI DEBOLI – Del carattere non facile è stato detto, ma Salah non è il primo giocatore “fumantino” e non sarà l’ultimo. A lasciarci perplessi sono altri fattori. Anzitutto, non segna tantissimo (numero massimo di gol in campionato, 7, nella stagione 2011/2012, quando giocava ancora in Egitto. In Europa non è mai andato oltre i 5 gol). Quello che ci convince meno, però, è la sua collocazione nello scacchiere viola. Montella in questo momento ha trovato la quadratura del cerchio con il 3-5-2, rispolverano Joaquìn, che sta giocando su livelli altissimi. Salah con questo modulo potrebbe giocare solo in appoggio a Gomez, ma il ruolo di seconda punta potrebbe finire per limitarne l’estro. Inoltre, in quel ruolo c’è un giocatore perfetto che è appena arrivato, conosce il calcio italiano e non ha problemi di adattamento: Diamanti. Montella cambierà modulo per provare a lanciare l’egiziano? Come reagirà il “Messi d’Egitto” alle prime esclusioni?