E i risultati stanno arrivando, il lavoro, si sa, alla fine paga. I miglioramenti del brasiliano sono evidenti. Dalle incertezze contro Parma e Verona, ad esempio, ai miracoli su Paulinho e Benassi contro il Livorno e su Cerci e Barreto con il Torino. Bene anche contro la Roma, nonostante la sconfitta, con gli interventi su De Rossi e Gervinho e col Sassuolo, partita in cui il classe 1989 è riuscito ad infondere tranquillità ai propri compagni grazie alle sue uscite. E non dimentichiamoci delle parate contro la Juventus nella ripresa che hanno scongiurato l’incubo del 3-0 e dato, di fatto, il là ad una rimonta entrata negli annali della storia del club. Certo, è ancora presto per un bilancio definitivo e per accostare Neto ai grandi numeri uno della Fiorentina (Sarti, Superchi, Albertosi, Galli, Toldo e Frey), ma la strada intrapresa è quella giusta. Montella si fida ciecamente del suo portiere – aspetto fondamentale, questo, nel calcio – , tanto che non ne può fare a meno anche in sfide di poco fascino come quella di Coppa Italia col Chievo. Munua, due sole presenze in Europa League, ha capito l’andazzo, così nei prossimi giorni rescinderà il contratto e tornerà in Uruguay al Nacional de Montevideo. E la ritrovata solidità difensiva potrebbe avere importanti ripercussioni sul mercato di gennaio. Visto l’infortunio di Giuseppe Rossi, le priorità di Pradè e Macià sono cambiate e qualsiasi discorso relativo al rafforzamento della difesa dovrebbe essere rimandato all’estate.
[Stefano Niccoli – Fonte: www.violanews.com]
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