E dire che ad inizio stagione si parlava di ben altri allenatori fra i protagonisti della Serie A: si parlava del profeta Zeman e del suo gioco scoppiettante che avrebbe dovuto trascinare i giallorossi a ridosso della Juventus, o di Stramaccioni, tecnico che studiava per essere il nuovo Mourinho. Due nomi non fatti a caso, visto che l’ex Foggia e Lecce fu proprio preferito all’aeroplanino quando ormai tutto sembrava fatto, mentre Strama doveva è la nemesi mediatica dell’allenatore viola, l’altro giovane proveniente dalle giovanili della Roma e subito buttato nella mischia fra i grandi. A sei giornate dalla fine il boemo è stato già esonerato da tempo, perché va bene il gioco e i gol, ma a Roma pretendevano anche risultati che non sono arrivati. Stramaccioni invece c’è ancora, ma galleggia fra una fiducia difficilmente spiegabile, un progetto che lo vedrebbe ancora protagonista, e il rischio di un esonero. Mentre la stagione sta arrivando alla fine le carte sono state scoperte, in questo momento Montella ha dimostrato di poter dare ben di più sia del boemo, sia dell’enfant prodige dell’Inter. Il tutto malgrado un arrivo alla Fiorentina in punta di piedi, che rende la vittoria ancora più meritata.
[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]
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