Di lui si erano perse le tracce e, forse, qualcuno si era persino scordato che fosse un giocatore della Fiorentina. Ma finalmente si rivede Josip Ilicic, almeno nella lista dei convocati, più di un mese dall’ultima volta. Sperando che prestissimo, magari già domani, possa tornare a dare il suo contributo in campo. O forse sarebbe più corretto dire iniziare visto che dall’inizio della stagione Ilicic ha collezionato solo 4 presenze ufficiali, utili però quasi esclusivamente per gli almanacchi. Due scampoli di gara nelle prime due giornate contro Catania e Genoa, a risultato già acquisito, e in mezzo il secondo tempo di Grasshopper-Fiorentina dove, in una squadra viola quanto mai opaca, palesò il suo evidente ritardo di preparazione. Poi l’impegno in nazionale (primi di settembre) e l’infortunio alla caviglia. Da lì solo un’apparizione nel finale di Inter-Fiorentina, giusto in tempo per “partecipare” alla rimonta nerazzurra e sbagliare una grande palla-gol del possibile 2-1 viola.
Poi lo sloveno è uscito di scena, tra report non troppo chiari, voci di corridoio e leggende metropolitane. Da casa Fiorentina le notizie sono state frammentarie e lo stesso Montella, appena venerdì scorso, pronosticò un rientro dell’ex Palermo solo dopo la sosta della prossima settimana. La cosa importante, al di là di tutto, è che Ilicic abbia finalmente smaltito tutti i problemi alla caviglia e conseguenti sintomi dolorosi, e possa diventare quella risorsa importante dalla trequarti in avanti che la società aveva immaginato quando ha deciso di spendere ben 9 milioni di euro per vestirlo di viola. Se fosse stato a disposizione di Montella in questi mesi in cui è mancato Mario Gomez, sarebbe stato più facile per la Fiorentina trovare soluzioni d’attacco alternative, anche se il tecnico gigliato se l’è cavata più che egregiamente. L’assenza del nuovo JoJo viola è passata quasi inosservata, ma se Pradè e Macia hanno investito quasi 1/4 del budget per il mercato estivo su di lui, significa che credono tantissimo in lui. E di solito ne sbagliano poche.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]