“Miracolo a Milano”. La frase, ripresa dallo storico film di Vittorio De Sica del 1951, potrebbe calzare a pennello quando la Fiorentina tornerà ad imporsi a San Siro con l’Inter. Da ben tredici anni, infatti, la viola non vince contro i nerazzurri. Era il 7 maggio 2000 e una doppietta di Enrico Chiesa e i gol di Mauro Bressan e Gabriel Batistuta stesero con un perentorio 4-0 la formazione allenata da Marcello Lippi. Da allora, solo sconfitte, neanche un pareggio, né in campionato né in coppa.
Ma in casa del Milan la situazione cambia. Eccome se cambia. Sì, perché quello di ieri è stato il terzo successo consecutivo nel Meazza rossonero. Impossibile dimenticare i due precedenti.
Sette aprile 2012, sabato di Pasqua. Il Milan, reduce dall’1-1 di Catania, è primo e si lotta lo scudetto con la Juventus. La Fiorentina è invischiata nelle zone basse della classifica e arriva dal ko casalingo col Chievo per 2-1. Una squadra, quella gigliata, senza un’anima e un gioco e che avrebbe conquistato la salvezza solo alla penultima giornata grazie all’1-0 di Lecce targato Cerci. A priori, una partita senza storia. E infatti, il primo tempo si chiude sull’1-0 per gli uomini di Massimiliano Allegri. Poi, nella ripresa succede l’impensabile. Jovetic firma il pareggio, mentre Amauri, a meno di cinque minuti dalla fine, insacca per il definitivo 2-1. Sarà il match che deciderà lo scudetto 2011-12 perché poche ore più tardi il Milan verrà superato in classifica dalla Juve, corsara a Palermo. Una vittoria tanto bella, quanto insperata.
Undici novembre 2012. Dopo dodici giornate di campionato, il Diavolo, in piena crisi, ha quattordici punti, la Fiorentina ventuno. A San Siro va in scena la gara perfetta. Aquilani apre le marcature per il classico gol dell’ex, Pato ha la possibilità di fare 1-1, ma il brasiliano spedisce il rigore direttamente in Curva Sud, poi ci pensa Borja Valero a siglare il raddoppio. Nel secondo tempo, Pazzini segna l’1-2, ma uno splendido lob di El Hamdoui mette fine all’incontro. Una domenica pazzesca che terminerà la sera alla stazione di Santa Maria Novella con il saluto di centinaia di tifosi ai propri beniamini, autori di una storica impresa.
Il resto è storia di ieri, con il 2-0 firmato Vargas e Borja Valero. Una vittoria di carattere e di sostanza, con la Fiorentina che ha badato più al sodo che allo spettacolo. Tre punti che cancellano – in parte – la sconfitta col Napoli e che riavvicinano i viola alle prime tre della classe. E non scordiamoci le assenze di giocatori del calibro di Pizarro, Gomez e Cuadrado.
Insomma, San Siro terra di conquista.
[Stefano Niccoli – Fonte: www.violanews.com]