Le parole del presidente della Fiorentina nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Bruno Toscana.
FIRENZE – Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana. Queste le sue parole: “Mi manca tantissimo il calcio e specialmente la mia Fiorentina. Gli allenamenti? Probabilmente potremmo iniziare gli allenamenti collettivi al centro sportivo il 18 maggio. La ripresa? La politica non è una cosa che mi riguarda. Vogliamo giocare, ma al primo posto mettiamo la salute. Come ho detto, spero di ripartire senza rovinare la prossima stagione. Non possiamo metterci due disastri di fila”.
Sugli stipendi dei giocatori: “Ancora non abbiamo trovato nessun accordo. E non abbiamo pubblicato nulla. Non dico nulla oggi finché non abbiamo trovato un punto d’incontro. Sono ottimista, i giocatori devono fare la loro parte. Bisogna prendere il buono fatto fino ad ora. Non si possono perdere decine e decine di milioni e andare avanti. Questo non succede in nessuna azienda. I ricavi non sono quelli che dovrebbero essere. E’ vero che ho investito in Italia col cuore, però si deve comunque controllare i conti e che l’azienda vada avanti in maniera sana”.
Su Chiesa: “Abbiamo avuto un incontro prima di Natale se non sbaglio. Se lui vuole andare, mi dispiace e lo accontenteremo. Sempre che l’offerta sia giusta. Dobbiamo vedere anche la sua valutazione. Può darsi che si sia abbassata rispetto all’anno scorso. Bisogna vedere il bene di tutti, c’è comunque la possibilità che rimanga. Io non ho offerto niente a Federico, non c’è stata nessuna proposta. questa è una fake news. L’importante è che un giocatore voglia rimanere. Molti giocatori hanno capito che la Fiorentina vuole arrivare in alto. Io non voglio mettere niente in bocca a Chiesa, è un bravissimo ragazzo. Noi abbiamo un buonissimo rapporto e voglio mantenerlo. Io voglio fare la cosa giusta per la Fiorentina e se lui vorrà andare lo accontenteremo. Anche alla Juventus, ma ci sono anche altre squadre in Europa”.
Sulla situazione negli Stati Uniti: “A New York ci sono tanti casi positivi, come a Milano. Sono stati fatti molti molti test. C’è la volontà di andare avanti con un vaccino che uscirà entro nove mesi. Siamo in una situazione di difficoltà sia qua in America che in Italia. Abbiamo 32 milioni di disoccupati qua. Bisogna guardare anche all’economia. Se non si fa nulla, non so dove si andrà a finire. So che a Firenze molte persone sono in difficoltà. E dispiace tutto ciò”.