AGROPOLI – Sono giorni di trepidante attesa nella Roma biancoceleste. La Lazio ha compiuto il suo dovere vincendo contro il Genoa di Ballardini ma a ridurre ancor di più le speranze Champions ci ha pensato un’Udinese corsara a Verona contro il Chievo.
Tutto si deciderà domenica sera sui campi di Lecce (dove sarà impegnata la Lazio) e di Udine dove i ragazzi di Guidolin ospiteranno il Milan già campione d’Italia. E in attesa dell’ultimo turno di campionato, la compagine capitolina è impegnata ad Agropoli, dove proprio in queste ore si sta disputando l’iniziativa benefica “Calcio e Amore”. Uno dei giocatori biancocelesti impegnati in questa serata di beneficenza è Sergio Floccari, intervenuto ai microfoni de lalaziosiamonoi.it e di Radio Sei, felice di partecipare ad eventi di questo tipo: “E’ un’iniziativa molto bella. Noi siamo molto vicini a Suor Paola e quando possiamo contribuire con la nostra presenza, è un grande piacere ed un grande onore”.
Per un giorno staccherà la spina, mentalmente, non pensando ad un campionato dove la Lazio avrebbe meritato, anche se ancora nulla è deciso, molto più di una qualificazione in Europa League: “Sicuramente abbiamo avuto delle opportunità per consolidare la nostra classifica però è anche vero che se ci pensiamo, ad inizio campionato nessuno avrebbe pronosticato una Lazio che avrebbe lottato fino all’ultimo per il quarto posto. Anche questo può essere un motivo di gioia. Adesso gioiamo per le cose belle continuando ad inseguire questo sogno”. Magari quest’oggi si sarebbe parlato di una Lazio già proiettata al preliminare di Champions se non fosse stato per l’episodio incriminato del match contro la Juventus di qualche settimana fa.
Il fallo che Floccari ha subìto da Chiellini, viene commentato così proprio dal “Boia di Nicotera”:“Ero convinto che l’arbitro avrebbe concesso il rigore”. Nel finale un’ultima battuta sulla mancanza di un bomber da 20 gol a stagione, un tipo di giocatore che Reja voleva fortemente: “L’allenatore sostiene che manca un giocatore da 20 gol, probabilmente è così. Credo però, come ho già detto in passato che la nostra è proprio un’impostazione di gioco, dove la punta lavora molto per la squadra. Credo sia soprattutto un discorso tattico”. L’ultima battuta sul futuro: “Io a Roma sto bene e penso che non ci siano problemi per la mia permanenza”.
[Valerio Spadoni – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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