L’anno scorso abbiamo lasciato Jimmy Alberto Fontana sconsolato per essere retrocesso con il Torino, quest’anno invece è stato protagonista con il Novara di una superba cavalcata in Lega Pro che ha portato i piemontesi in Serie B. “Ero proprio sconsolato l’anno scorso per la retrocessione granata, ora invece posso dire che la nostra stagione è stata davvero trionfale. Abbiamo una società solida, un ottimo allenatore ed un centro sportivo eccellente, tutti ingredienti importanti per vincere. Non so cosa vogliamo fare nella prossima stagione, quello che è certo è che non faremo i passi più lunghi della gamba, vedremo che succederà di partita in partita. Prima consolidiamoci poi vedremo quando sarà il caso di guardare oltre. In fondo questa è una B abbastanza mediocre”.
Quest’anno tra i cadetti ci sarà il derby piemontese, ma Jimmy al momento non ci vuole pensare: “Lasciamo perdere, sarà l’unica partita in cui spero che il mister non mi faccia giocare…”.
Già, i vecchi ricordi granata affiorano, soprattutto per il portiere che è rimasto al Toro sette anni, è nato di fronte al Filadelfia e tifa granata da sempre. C’è un po’ di amarezza nelle sue parole: “Il progetto che avevo portato al Toro, anche per il mio futuro oltre alla mia carriera in campo, ho 35 anni e devo pensare a cosa fare dopo aver appeso i guanti al chiodo, non è stato accettato, cosa che invece ha fatto il Novara. Sono contento di essere in un ambiente dove c’è meno pressione, però è chiaro Torino resta la mia città, dove comunque sono rimaste le mie attività. Ho ancora il bar, la mia attività di abbigliamento e la scuola calcio. La famiglia è rimasta a Torino ed io faccio avanti e indietro”.
Dunque, anche se non apertamente, Fontana mette il dito nella piaga, c’è o no questo progetto targato Cairo? La spiegazione potrebbe darla Bianchi: “Non so cosa passi nella sua testa, non ho vissuto l’ultima stagione dunque ragiono come uno che ormai è fuori dal giro. Penso però una cosa: Bianchi resterà se c’è un progetto da portare avanti. Di fronte a questo potrebbe sacrificare un altro anno in B e questo vuol dire che ci sarebbero prospettive future”.
La programmazione passa soprattutto dal settore giovanile: “Certo, bisogna investire lì, crearsi in casa i giocatori come il Toro ha sempre fatto. Confermare lo staff solo anno per anno non è la soluzione ideale”.
Però Cairo ha portato tanti ex granata, dal nuovo mister Lerda, alla riconferma di Ferri come team manager: “Molto bello questo, certo, però poi alla fine è il campo che parla. Non sono i primi dal cuore granata passati al Toro in questi ultimi anni”.
Fontana dice anche la sua sulla mancata promozione in A: “Qualcosa probabilmene non ha funzionato, qualche componente che non era in linea con tutto il sistema. Per vincere bisogna essere tutti uniti, dal gruppo dei giocatori, alla tifoseria, ai media. La squadra allestita da Petrachi a gennaio ha fatto bene per cui questa sarebbe già una bella base per ripartire. Le richieste del Coordinamento? Ognuno può dire la sua, ma solo chi vive all’interno del Torino può decidere”.
In questo momento Fontana è nel cuneese con la sua scuola calcio, poi dopo qualche altro giorno di vacanza in famiglia tornerà subito a faticare con il Novara. La stagione incombe e la squadra neo promossa in B vuole fare sul serio… in attesa del derby.
[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]