Formula 1, Vettel: “Riduco lo stipendio e resto in Ferrari”

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Le parole del pilota tedesco della Ferrari nel corso di una lunga videoconferenza con i giornalisti internazionali.

MARANELLO – Sebastian Vettel ha rilasciato una lunga intervista nel corso di una videoconferenza con i giornalisti internazionali. Queste le sue parole a partire della situazione attuale: “C’è sicuramente molto tempo per pensare e, come ho detto, mi godo il tempo con la famiglia senza dover andar via ogni due giorni, come avviene di solito. La situazione attuale è molto diversa, anche rispetto alla tradizionale pausa invernale, ho tempo per fare cose che non ho mai fatto in giardino o in casa. Cosa farò dopo? La cosa che mi manca di più è vedere il resto della mia famiglia, andrò a cena con loro, così come con alcuni amici. È bello avere molto tempo da poter trascorrere con la propria, ma è anche piacevole poter trascorrere delle serate con gli amici. In generale, è questo che vorrò fare come prime cose quando si potrà tornare alla normalità”.

Sul taglio degli stipendi ha aggiunto: “Qualunque sarà la decisione, verrà presa tra me e il team, ho sempre taciuto questo genere di cose. Ho seguito alcuni dibattiti su ciò che è giusto e cosa è sbagliato, ma non voglio usare queste circostanze a favore della mia immagine pubblica. So cosa ho fatto in passato e alle cose che voglio fare futuro, ma sono scelte che ho condiviso solo con poche persone. Oggi non possiamo prevedere che stagione avremo, se disputeremo 5, 10 o 15 gare, o magari nessuna. Stiamo vivendo un momento difficile che ha creato problemi alla Formula 1 generando tante discussioni in merito al futuro anche di carattere economico. Quindi, penso che dovremo aspettare e vedere cosa accadrà e che tipo di stagione avremo”.

Per Seb il futuro è ancora Rosso: “Uno degli aspetti chiave in questo momento, indipendentemente dall’essere o meno uno sportivo, è di essere pazienti, ovviamente c’è la possibilità che si possa prendere una decisione in anticipo rispetto alla prima gara, visto che al momento sappiamo che non ci sarà alcuna gara prima di giugno o, addirittura, luglio. Voglio restare in Ferrari, penso di averlo già chiarito in Australia”. Sulle gare a porte chiuse ha dichiarato: “Credo che a nessuno piaccia correre di fronte a delle tribune vuote, non è ciò a cui siamo abituati, ma d’altra parte l’interrogativo oggi è capire quando sarà il momento giusto per ricominciare a correre. Tutti noi vorremmo tornare il prima possibile alla normalità, ma non solo per il bene della Formula 1, ma penso per il bene di tutti, in tutto il mondo. Come ho detto prima, penso che la migliore cosa che possiamo fare oggi è essere pazienti, da parte mia se metto il mio egoismo davanti a tutto voglio tornare a correre, ma ci sono molte persone che vorrebbero un sacco di cose in questo momento. Penso che si potrebbe iniziare anche a porte chiuse, magari per un paio di gare, sarebbe un compromesso rispetto a ciò a cui siamo abituati, ma spero che non duri troppo, perché alla fine vogliamo correre in un modo che conosciamo: davanti a grandi folle e a tribune piene, un’atmosfera unica”.

Infine una battuta sul cambio di regolamento rinviato al 2022: “Non ho passato troppo tempo a pensare all’impatto delle regole del 2021 nel 2022, e quindi cosa significhi per il 2021, ma in questo momento è molto difficile immaginare che tipo di stagione avremo nel 2020 e poi quale impatto avrà nel 2021. Credo sia stata una decisione giusta mantenere i regolamenti di quest’anno e rimandare. Tutto questo non ha alcun impatto sulla decisione che sto prendendo per il futuro”.