Nell’ultima puntata di Sampdoria sempre con te, il programma radiofonico di sampdorianews.net in onda su Radio 103 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19.30 alle 20.30 (scriveteci via sms al 3381010360), è intervenuto l’allenatore del Cittadella Claudio Foscarini.
Ci sono tanti attaccanti, come Piovaccari, Ardemagni e Meggiorini, che sono esplosi al Cittadella. Qual è il vostro segreto?: “Non ci sono segreti particolari. Non abbiamo la bacchetta magica. Penso ci siano due componenti importanti. La prima è mettere il giocatore a proprio agio. Quando puntiamo su attaccante, ad esempio Piovaccari, puntiamo su di lui punto e basta, cercando di sfruttarne al massimo le caratteristiche. Se poi sbaglia una partita, due, tre, lui sa già che il mister non lo toglie, ma gli dà fiducia. La seconda è l’ambiente. Al Cittadella un giocatore può crescere e forgiarsi, senza pressioni”.
Quest’anno sta esplodendo un altro attaccante. Si tratta di Robert Maah, l’anno scorso al Como. Sta facendo benissimo: “E’ un altro ragazzo su cui stiamo puntando. Da quando è arrivato ha fatto passi in avanti importanti. I giocatori che arrivano al Cittadella devono comprendere la realtà della serie B, soprattutto quelli che arrivano dalla Prima e dalla Seconda Divisione. In B bisogna essere tosti e organizzati. Maah sta facendo bene, ma deve ancora migliorare sotto l’aspetto della conclusione, perché a Pescara e domenica scorsa ha avuto due tre occasioni davanti al portiere e non le ha concretizzate. Ma non sono tanto le qualità tecniche ad essere importanti, quanto la personalità e il carattere del giocatore, il cinismo e la cattivera. Da questo punto di vista Maah deve migliorare, ma credo sia già sulla buona strada”.
Sabato si mescolerà tutto il bello del calcio. La Sampdoria, una corazzata l’anno scorso ai preliminari di Champions League, contro il Cittadella, una piccola realtà della serie B costruita con tanta passione. Come vi state preprando per la trasferta di “Marassi”?: “Noi cercheremo di onorare quest’incontro. Giocheremo in uno splendido stadio con una bella cornice, perché i tifosi del Doria sono appassionati e calorosi. Onorare significa cercare di fare una buona prestazione e un buon risultato, questo conta. La cosa che mi preme maggiormente è che la squadra mantenga la continuità delle ultime partite. Ho visto un Cittadella in crescita soprattutto sotto il piano del gioco, che ha cercato di essere propositivo, cercando l’azione e il gol indipendentemente dall’avversario. Vorrei vedere questo atteggiamento anche a Genova, che ci sia continuità nel gioco e anche nella mentalità. Certo, dovremo fare i conti con un’ottima squadra. Anche se la Samp non ha fatto benissimo in casa, può sbloccarsi da un momento all’altro. La mia priorità è che il Cittadella riesca a fare una buona prestazione”.
Piovaccari sta facendo bene in questo scorcio di stagione, segnando nelle ultime due giornate di campionato. E’ un giocatore che la preoccupa per la partita di sabato?: “Sotto certi aspetti si, nel senso che lui quando parte poi non si ferma più. Anche al Cittadella ha fatto fatica all’inizio, è un giocatore che avrebbe sempre bisogno di giocare, anche per la sua stazza, per trovare la giusta condizione. Poi quando segna di solito fa un filotto di partite come marcatore. Mi auguro si inceppi sabato, poi dalla settimana dopo può ripetersi (ride, ndr)”.
C’è qualche altro giocatore della Samp che la preoccupa?: “Dovrei dire l’intera rosa, perché è una squadra che ha valori importanti a livello tecnico. I giocatori della Samp li conosco tutti, soprattuto credo che davanti abbiano giocatori di valore come Pozzi e Bertani, ma anche sugli esterni. Hanno anche un centrocampo collaudato. Inutile fare nomi. Probabilmente ha stentato un po’ sino ad ora, ma credo che sia una squadra che se si sblocca andrà in crescendo sempre, anche perché è diretta da un allenatore che stimo, la rosa è competitiva e l’ambiente è molto caldo. Ci sono tutte le prerogative per fare un grande campionato”.
Come il Cittadella può mettere in difficoltà la Sampdoria?: “Il Cittadella deve fare il Cittadella, ossia una squadra che fa una buona fase difensiva, ma che cerca di essere propositiva. Indipendentemente dal valore degli avversari, dobbiamo sempre cercare di fare la nostra partita, non possiamo partire sbilanciati, alti e aggressivi. Contro la Samp ci sarà da soffrire se saranno manovrieri e faranno girare bene la palla, ma pretendo che la squadra cerchi di ripartire e di far male. E’ nelle nostre corde e dobbiamo farlo anche a Genova”.
Per giocare nel Cittadella bisogna trovare le motivazioni dentro se stessi, anche perché in casa non c’è un pubblico molto numeroso. Cosa dice negli spogliatoi per caricare i giocatori?: “Ogni settimana ci tocca creare i presupposti perché la squadra trovi dentro di se le motivazioni per far bene. Il segreto è parlare con i giocatori. Dico sempre che dobbiamo accendere la fiammella dentro questi ragazzi perché siano i trascinatori di loro stessi. A volte c’è bisogno di un input dall’esterno, anche perché qui non ci sono grandi pressioni a livello mediatico. Tutti i ragazzi che passano dal Cittadella la vedono come una società di passaggio per crescere e per poi approdare in una piazza più importante”.
Quale sarà il prossimo bomber che sfornerà il Cittadella?: “Non lo so, le previsioni le sbaglio sempre. Sono contento dei miei giocatori, di Di Carmine, Maah e Di Nardo. La cosa importante è che questi tre giocatori segnino abbastanza per regalare un’altra salvezza al Cittadella. Questa è la mia speranza più grande”.
[Mattia Mangraviti – Fonte: www.sampdorianews.net]