La vittoria contro la Sampdoria è già dimenticata e mister Guidolin è totalmente proiettato alla sfida di domenica prossima al “Dino Manuzzi” di Cesena: “Ci aspetta una partita molto difficile e comincio questa settimana di lavoro come non avrei mai voluto, cioè con pochi uomini a causa delle numerose chiamate giunte dalle selezioni nazionali”.
Nell’anticipo di sabato scorso l’Udinese ha confermato il trend positivo che sta vivendo dall’inizio dell’anno solare: “E’ un periodo molto favorevole per noi, anzi, sarà praticamente impossibile tenere questo ritmo fino alla fine. La squadra ha sempre giocato un buon calcio, anche quando i risultati stentavano ad arrivare. Adesso siamo contenti e vogliamo cercare di mantenere questa posizione in classifica e rimanere al fianco delle squadre che ci sono vicine”.
Con i tre punti conquistati a scapito della Sampdoria, l’Udinese è volata al quinto posto in compagnia del Palermo: “Non penso che la mia squadra sia inferiore a Palermo o Lazio, ma non è detto che riesca ad arrivare davanti a queste compagini. Dopo 24 giornate il campionato comincia a parlare. Restiamo umili e non facciamo il passo più lungo della gamba. Pensiamo a giocarci un posto in Europa League con le squadre che ci stanno vicino. Niente calcoli e gran determinazione. E’ giusto lottare per un traguardo ambizioso, i ragazzi hanno recepito il messaggio”.
Sono molte le similitudini con l’Udinese che il tecnico di Castelfranco Veneto portò ad un passo dalla qualificazione in Champions League 12 anni fa: “La presunzione è sempre un male. Teniamo i piedi ben piantati a terra e diamo risalto alle nostre qualità e capacità sul rettangolo verde”.
Le “Zebrette” possono diventare la mina vagante del girone di ritorno? “E’ possibile. Glia avversari si sono accorti che siamo arrivati anche noi, ma c’è la concreta possibilità che altre squadre si inseriscano nel gruppo di testa. Ci sono ancora tanti punti in palio e ci sono formazioni un po’ attardate con grandi qualità che non considero assolutamente tagliate fuori”.
La dea bendata non ha aiutato molto i bianconeri in questa prima parte di stagione, sono stati infatti ben 19 i legni colpiti da Di Natale e compagni in 24 partite: “Ci sono state gare da cui avremmo potuto raccogliere qualche punto in più con un briciolo di maggior attenzione. Non guardiamo indietro, ma avanti”.
Alexis Sanchez è sempre più decisivo e spietato in zona gol: “Che per noi sia una pedina importante è fuori discussione. Salta l’uomo, apre i varchi, va al tiro e fa da raccordo tra i reparti. La sua assenza non ha inciso nel pareggio contro il Bologna. La squadra aveva una gamba diversa, contro i felsinei non avevamo una giornata molto favorevole, mentre sabato eravamo in ottime condizioni. Mi sarei aspettato il contrario”.
Per il tecnico veneto sono arrivati anche i complimenti dall’ex mister bianconero Alberto Zaccheroni, neo vincitore della Coppa d’Asia alla guida del Giappone: “Sono molto contento perché Zac ha dimostrato di essere un top trainer degli ultimi 10-15 anni. Mi sarebbe piaciuto ricambiare di persona i complimenti per i suoi recenti successi. Quando propose il 3-4-3 si trattava di una novità assoluta, io arrivai a Udine quando lui aveva già tracciato la strada. Trasformai quel modulo in un 3-4-1-2 con Locatelli dietro le punte e da allora non ho problemi a giocare con tre o quattro uomini in copertura”.
Per concludere un applauso ai ragazzi: “Se stiamo vivendo questo momento il merito è loro. Questo li deve responsabilizzare”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]