Per mister Guidolin quella di domani non sarà una partita come le altre: “No, non può essere una gara normale, perché di Palermo mi sono rimasti tanti bei ricordi della squadra, dell’ambiente e della società. Quando Zamparini mi chiamò in Sicilia il Palermo era in Serie B e non vedeva la “A” da 32 anni. Sedici mesi dopo era in Coppa Uefa. Il Palermo di oggi sta molto bene, è la squadra più in forma del momento e fuori casa è ancora più temibile. Si tratta di un avversario di rango, di valore e di grande qualità”.
La stella è Xavier Pastore: “E’ un giocatore che svaria su tutto il campo. E’ un trequartista da ultimo passaggio e da azione personale. Ricorda molto Francescoli, è la classica mezza punta. Sanchez ha caratteristiche diverse”.
Al “Friuli” andrà in scena una sfida tra due squadre in salute: “I rosanero sono una squadra forte e di qualità. La sconfitta in Europa League con il CSKA non avrà alcuna ripercussione sul campionato. E’ difficile tenere la concentrazione al massimo su entrambi i fronti, magari, anche inconsciamente, si fa sempre una scelta. Secondo me il Palermo è molto orientato sul campionato perché quest’anno punta a conquistare un posto in Champions League”.
Come si batte il Palermo di Delio Rossi? “Con lo spirito di gruppo che deve essere altissimo, con la voglia di aiutarsi a vicenda e con il desiderio di fare l’impresa. Sistema di gioco e modulo sono importanti, ma vengono dopo”.
I bianconeri saranno guidati sul campo dal loro capitano: “Di Natale giocherà, a differenza di Pinzi, che purtroppo starà fuori. Speriamo che Totò ci faccia vedere il suo talento e la sua classe. I ragazzi che scenderanno in campo avranno tutta la mia fiducia”.
L’obiettivo è quello di uscire dalle zone calde della classifica: “Siamo ancora lì. E’ una dato di fatto che emerge guardando il percorso che abbiamo fatto. Per riemergere dobbiamo sentire la sofferenza di questa situazione e prenderne coscienza”.
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