L’Udinese comincia la preparazione in vista del prossimo appuntamento di campionato, in programma domenica 17 ottobre al “Rigamonti” di Brescia: “Dobbiamo puntare al risultato e sappiamo che giocando bene è più facile ottenerlo. Cerchiamo di migliorare i nostri difetti e di continuare nel nostro percorso di crescita”.
Le “Rondinelle” sono la squadra rivelazione di questa stagione con 9 punti conquistati finora: “E’ una neopromossa e come tale molto pericolosa. Tanti ragazzi hanno svolto un percorso comune che li ha portati a conquistare la Serie “A” vincendo i play-off. Sanno cosa significa soffrire, si sono fatti un grande regalo e vogliono tenerselo stretto a tutti i costi. Affrontiamo una squadra partita bene, con qualità importanti, guidata da un allenatore preparato come Giuseppe Inchini. Il successo tra i cadetti ti dà sempre uno stimolo grandissimo per fare bene in Serie “A”, lo so perché l’ho provato sulla mia pelle”.
Sanchez potrebbe essere impiegato in un ruolo del tutto nuovo, quello che fu di Lanzafame nel Parma dell’anno scorso: “Il paragone è abbastanza azzeccato. Ho utilizzato Lanzafame come centrocampista avanzato ed è quello che sto cercando di fare con il “Niño”. Ha le caratteristiche giuste per coprire quella posizione sia in fase di possesso che di non possesso”.
L’Udinese vista finora è stata una squadra camaleontica, capace di cambiare disposizione tattica di partita in partita: “Un allenatore ha il dovere di provare più soluzioni, per questo sabato abbiamo giocato con la mezz’ala avanzata. E’ importante cercare sempre strade nuove. Non sono mancati i cross, ma per quanto riguarda lo sviluppo del gioco mi auguro una crescita. Siamo stati imprecisi e poco cinici, ma abbiamo sempre cercato soluzioni vincenti e varietà di schemi. E’ vero, abbiamo realizzato pochi gol e ciò significa che dobbiamo costruirci un maggior numero di occasioni. Ricordo però che nell’amichevole di sabato ne abbiamo avute innumerevoli e abbiamo colpito quattro pali. E’ un periodo così, ma sta a noi farlo girare. Per ora il saldo tra quello che costruiamo e quello che concretizziamo è negativo. Ci servono più cinismo e più cattiveria sotto porta”.
La classifica vede i bianconeri ancora relegati all’ultimo posto: “Dobbiamo pensare ad affrontare un avversario alla volta. Adesso sono completamento concentrato sulla gara di Brescia e non penso affatto a quella successiva. Siamo ancora in fondo alla classifica, ma abbiamo agganciato il treno di quelle che ci precedono. Ci sono venti vagoni in questo treno che si chiama Serie “A” e noi siamo l’ultimo. Siamo noi quelli che devono strappare punti dappertutto con la consapevolezza delle nostre qualità. Dobbiamo pensare a star bene in campo con tecnica, ordine, aggressività e coraggio. Così si riesce a non far giocare l’avversario”.
Antonio Di Natale sembra aver definitivamente recuperato: “Il capitano sta bene e nel fine settimana ha lavorato col gruppo. Ha risolto il problemino muscolare alla schiena”.
La difesa non subisce gol da 180 minuti e i meriti sono del collettivo: “E’ un valore che non va attributo al solo reparto difensivo, ma all’intero gruppo. Zapata? E’ un giocatore fondamentale, ha tutte le qualità per fare un grande campionato e per dare una mano all’Udinese. Sto cercando di conoscerlo meglio, è un ragazzo che va responsabilizzato per ottenere il suo meglio”.
Medhi Benatia è tornato dall’impegno della sua nazionale in Tanzania, mentre Armero rientrerà a Udine giovedì 14, insieme al compagno Cuadrado: “Il difensore marocchino viene dalla Serie B francese e ho avuto l’occasione di apprezzare le sue qualità già in ritiro. Per lui sarà importante riuscire a mantenere questi livelli di rendimento. Il terzino colombiano è stato buttato subito nella mischia perché avevo la necessità di conoscerlo il più in fretta possibile. Non mi sono dimenticato di Pasquale, credo che tra i due giocatori ci potrà essere una sana competizione che farà bene ad entrambi”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]