Le prestazioni dei bianconeri fuori casa non sono ancora convincenti come quelle tra le mura amiche: “C’è un po’ di amarezza dopo la gara di ieri perché tutti noi ci aspettavamo un’altra partita e soprattutto un atteggiamento diverso. Eravamo pronti e preparati, ma nella prima mezzora siamo stati troppo passivi. Bisogna saper mirare più in alto. Probabilmente abbiamo disputato il primo tempo più brutto della nostra stagione fuori casa. Non si deve necessariamente prendere uno schiaffo per fare meglio”.
Eppure appena sette giorni prima l’Udinese aveva vinto e convinto schiacciano il Napoli, terzo in classifica: “Sono preoccupato infatti. Quando tocchi con mano una realtà positiva dovresti prendere slancio da questa situazione. Sarà un lavoro lungo, ne sono convinto. Me lo dice l’esperienza”.
Nella ripresa si è visto il cambio di passo con i bianconeri più pericolosi e più belli dei ducali: “Sono severo con me stesso perché voglio ottenere di più da questo gruppo. A Parma non è successo praticamente niente per mezzora e la squadra è stata totalmente insufficiente. Non abbiamo preso in mano la gara e non siamo stati capaci di dare ritmo alle nostre azioni sbagliando troppi passaggi. Ho fiducia in me stesso e nei ragazzi. Una persona nella vita e nello sport non può accontentarsi. Dobbiamo porre l’asticella sempre più in alto con molta umiltà e senza presunzione, altrimenti la parabole personale e collettiva finirà per esaurirsi”.
L’assenza di Sanchez non basta per giustificare la prestazione sotto tono: “Anche a Bologna e a Genova ci siamo schierati senza il “Nino” eppure abbiamo giocato un bel calcio. In Italia tutte le partite sono complicate se non le affronti con lo spirito giusto. L’aspetto temperamentale è fondamentale. Avevamo le armi per mettere i gialloblu in difficoltà ma nel primo tempo non le abbiamo utilizzate. Le possibilità di fare un buon campionato sono intatte, ma dipende solo da noi”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]