Accesa la luce nella notte di Bari, Diego si ritrova catapultato in una dimensione che sembrava non appartenergli più. La Juve si interroga e lo fa mandando in giro nuovi segnali di fumo: chi vuole assicurarsi le giocate del fantasista brasiliano deve mettere sul tavolo un’offerta almeno di 20 milioni di euro. Il messaggio bianconero è accompagnato da una serie di uscite che possono anche essere lette come l’invito ai pretendenti a farsi sotto più agguerriti. «Diego ci dà quella qualità che, adesso, la squadra non ha…», così Del Neri dalla pancia del San Nicola. «Al momento non esistono i presupposti concreti per un addio. Il giocatore – così il dg Marotta – non ci ha mai chiesto di essere ceduto, anzi. E, poi, a noi non sono arrivate richieste concrete da sottoporgli per capire le sue intenzioni».
La Juve, ora, gioca in difesa. Una posizione di attesa che nasce da precise esigenze. C’è sul mercato un sostituto di Diego che possa mettere al servizio della causa una qualità tecnica altrettanto elevata? E, se c’è, è raggiungibile da qui al 31 agosto? Il brasiliano resta con le valigie in mano, ma il suo futuro è preso in ostaggio da dubbi che la magia di Bari contro il Milan ha reso ancor più evidenti. La qualità del giocatore non si discute, ma innegabile è anche il rischio che un nuovo fallimento nella stagione alle porte possa annacquarne il potenziale sul mercato più di quanto non abbia fatto il deludente campionato scorso.
Cosa fare allora? Molto, se non tutto, dipenderà da quanto il Wolfsburg, e in seconda battuta lo Schalke 04, si decideranno ad investire per strappare il brasiliano alla Juve: ad oggi, il direttore generale Dieter Hoeness del Wolfsburg ha anticipato a Marotta i termini di un’operazione da chiudersi intorno ai 17 milioni di euro (l’interesse dello Schalke 04 si sarebbe, invece, raffreddato). Troppo poco per la società bianconera, troppo distante l’offerta di Hoeness da quei 25 milioni di euro spesi dalla Juve soltanto dodici mesi fa per Diego. Marotta non ha ancora ricevuto una proposta formale e tra l’altro è intenzionato ad aprire ufficialmente la trattativa soltanto se il club tedesco si renderà disponibile a parlare di Edin Dzeko.
Il Wolfsburg è dunque atteso ad un rialzo proprio nelle ore in cui dalla Germania annunciano l’accordo trovato fra Hoeness e il papà-manager del brasiliano, il signor Djair da Cunha. I termini della stretta di mano si tradurrebbero in un ingaggio di 6 milioni di euro lordi a stagione per Diego fino al 2014 come scrive il più popolare quotidiano tedesco, la Bild. La palla resta, però, nelle mani della Juve che non può prescindere nelle sua valutazioni di opportunità dall’aspetto economico e tecnico. Raggiungere una cifra intorno ai 20 milioni di euro potrebbe mettere tutti d’accordo perché diventerebbe plausibile trovare sul mercato quel sostituto di qualità che chiede anche la piazza.
Diego ha lasciato il segno nella notte di Bari. Una rete per il pareggio (1 a 1) con il Milan nel ben mezzo di una prestazione positiva in fatto di idee e generosità. «Il mercato è strano, quando sembra offrire delle opportunità le stesse, poi, possono sfumare. Diego – così Del Neri – è uno del gruppo e tale viene considerato: dall’inizio della preparazione non ha saltato un allenamento dimostrando grande professionalità». Dal mercato, la Juve aspetta la chiamata giusta. Nel frattempo, mettere in vetrina quello che l’anno scorso di questi tempi infiammava il precampionato bianconero è sicuramente un assist che può trasformarsi in oro. E, intanto, il papà-manager del brasiliano si porta avanti con il lavoro girando fra le società della Germania: prima il Wolfsburg, poi lo Schalke 04.
[Guglielmo Buccheri – Fonte: www.nerosubiancoweb.com]