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Garcia: “Sono sicuro che la Roma è forte, nonostante gli infortuni abbiamo risposto bene”

Queste le parole del tecnico della Roma Rudi Garcia alla vigilia di Roma-Torino, in programma domani sera allo Stadio Olimpico alle ore 20.45.

Un girone fa Torino-Roma era la partita che era arrivata dopo le 10 vittorie. Quel pareggio fermò le ambizioni della squadra?
Mi ricordo che questa striscia vincente è stata fermata da errori arbitrali, come il fallo su Benatia e un rigore negato in modo clamoroso su Pjanic. Ma succede. Quello che contava era giocare bene e quello lo abbiamo fatto, quello che conta è la partita di domani. Vogliamo andare avanti.

Ci sarà un po’ di emergenza in difesa. Come sta Maicon? Giocherà Toloi?
Maicon ha fatto solo una parte di allenamento con noi, ha il ginocchio ancora dolorante. Abbiamo ancora 24 ore, non è niente di grave, speriamo che domani mattina starà meglio. Sulla sostituzione di Benatia giocherà Toloi.

Pallotta, che pensieri ha: rinnovi e su altri discorsi
“Lui ha viaggiato tutta la notte. Dovrà preparare il discorso per lo stadio. Per il momento non c’è niente di previsto. Io sono concentrato sulla gara di domani. Per me è importante il Torino”.

Molta differenza tra Real-Barca e le partite della Serie A Lazio-Milan e Catania-Juventus?
“Parliamo di una partita di alto livello, bella pubblicità per il calcio in generale. Anche se ci sono stati tanti cartellini e una espulsione. Qui ci sono tante grandi squadre. Qui è difficile andare in Champions perché ci sono solo due posti per la qualificazione diretta. Mi piace in Spagna che ci sono 3 squadre tutte ad un punto. Quando una squadra due mesi prima della fine della stagione già ha vinto il campionato, è noioso più di ogni altra cosa”.

Pjanic potrebbe essere attratto da altri campionati?
“Dipende dalla potenza economica di un club. Quando vediamo arrivare Tevez e Higuain in Italia è una bella cosa per il calcio italiano. Speriamo di avere un campionato più aperto ed equilibrato in futuro”.

Come si può risolvere la distanza tra Spagna e Italia?
“Mi piacerebbe parlare della partita di domani, conosco bene il campionato francese e adesso imparo quello italiano”.

Gli infortuni a centrocampo non gli permettono di fare un calcio moderno o c’è una questione di forma che le fanno preferire altri giocatori?
“É vero che dobbiamo adattarci alla rosa attuale. Quando giocano Mattia e Francesco insieme, non è come quando giocano Florenzi, Ljajic..è normale. Quando giocano sempre insieme ci sono gli automatismi. Senza Kevin e senza Daniele abbiamo fatto 3 partite buone sul piano del gioco. A Napoli è stata la miglior gara. Andremo avanti con il gioco, e per il momento, è quello che succede. Non abbiamo ancora raggiunto niente. Il secondo posto ancora non è nostro. Non dobbiamo mollare, dobbiamo andare avanti e far di tutto per vincere in casa domani”.

Ha nominato Tevez e Higuain, lei allena Destro. Destro può diventare un Tevez o un Higuain? Può diventare un attaccante da Champions?
“Destro è un attaccante d’area, che ha il gol nel sangue. Parliamo di giocatori che hanno giocato in grandi squadre, hanno vinto. Dobbiamo aspettare e lasciare tempo a Mattia per migliorare. Puo migliorare ancora molto. Per tornare al meglio deve aspettare, ha bisogno di tempo. Ricordiamo che è stato fermo per 7 mesi. Le statistiche sono buone per il momento”.

Gervinho ha saltato due partite per scelta tecnica. Adesso che il Napoli è più staccato applicherà il turn over anche per lui? 
“Dipende, valutiamo. Lui ha un profilo unico nella rosa. Sul piano fisico dimostra gara dopo gara che sta bene, ci sono ancora tante gare. Dovremo valutare tutti, non solo Gervinho”.

C’è un po’ di amarezza nel guardare la Juventus a 14 punti? Cosa manca per arrivare al livello della Juve? 
“Loro fanno un campionato da record, ma anche il nostro. Dobbiamo continuare fino alla fine della stagione. Troppo presto per parlarne. Io guardo solo la classifica, ora sono solo voglioso di arrivare a 67 punti martedì sera”.

Lei ha detto che è sicuro di arrivare al secondo posto
“Sono sicuro che la Roma è forte, nonostante gli infortuni abbiamo risposto bene. Morgan conosce il Napoli meglio di me, allora forse  è vero. Non è mia abitudine parlare di altri, sono contento della mia rosa, della mia stagione, della mia squadra, di essre qui. Ora raggiungiamo l’obiettivo del secondo posto. Per me lo scudetto è finito. Ora arriviamo secondi”.

Bastos ha superato nelle gerarchie Ljajic? Come sta De Rossi?
“Daniele si è allenato bene. Speriamo non abbia problemi di ritmo. Non c’è gerarchia. Ci sono giocatori che non hanno lo stesso profilo. Se sono entrati Florenzi e Bastos sulle ultime gare è perché eravamo in vantaggio. Sono scelte. Ljajic è meglio in fase offensiva. Mi piace avere scelta. A volte non ne abbiamo. Adesso abbiamo meno giocatori in infermeria. Ed  è una buona notizia”.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]

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