Gian Piero Gasperini è soddisfatto. L’ha dichiarato nelle interviste del dopo partita. Una partita, quella di ieri a Bochum contro il Galatasaray, dura, una partita vera, resa ancora più tosta dalla presenza degli ultrà turchi che, bardati in volto, hanno lanciato fumogeni, costringendo il signor Winkmann a una lunga interruzione. Gasperini, dicevamo, è soddisfatto per il carattere espresso dai suoi, dinanzi a un avversario rude, che non lesinava calci e botte, e soprattutto atleticamente aggressivo, molto più avanti nella condizione fisica, giacché manca davvero poco all’inizio del torneo turco. Bene la difesa, bene, seppur in maniera intermittente Wesley Sneijder, che ha giocato più avanti rispetto ai test precedenti. Da rivedere invece Alvarez e Castaignos, al primo vero test importante.
DIFESA ROCCIOSA – La difesa a tre e a quattro ha retto bene l’urto iniziale dei turchi. Dopo un inizio a favore dell’Inter, il Galatasaray ha messo in campo molta foga e aggressività, premendo sull’acceleratore. La difesa però non ha corso grandi patemi. Ranocchia ha retto benissimo l’urto dello svedese Elmander che, per cercare di portare vantaggi ai suoi, ha cercato la disperata via del tuffo in area. Samuel cresce sempre di più: il Muro argentino migliora i suoi movimenti con il passare dei giorni e con il progressivo miglioramento delle sue condizioni fisiche, cresce anche l’intesa con gli altri. Chivu, già in grande spolvero nelle prime amichevoli, ha confermato i progressi.
FASCE IMBALLATE – Bene anche Nagatomo. Il giapponese ha ciondolato tra la difesa a tre e la difesa a quattro. L’Inter non è riuscita però a sfruttare bene le fasce: l’ex Cesena, vuoi perché doveva fornire protezione alla linea difensiva, non è riuscito a fare gli scambi con Castaignos che lo potevano portare sul fondo. Quando ciò è accaduto, l’Inter è andata vicina al vantaggio: Eto’o lo smarca, il giapponese crossa, ed Ercetin salva sull’olandese, forse più a suo agio nella posizione centrale dell’attacco che largo sull’esterno. A sinistra non manca l’apporto di Obi, che ha giocato decentrato. Il nigeriano corre tantissimo, ha molta vitalità, ma serve qualcuno con il piede calibrato per lanciare le punte. Detto ciò il ragazzo di colore non è dispiaciuto affatto.
WES INTERMITTENTE. LUC E RICKY DA RIVEDERE – Nella zona nevralgica del campo, Sneijder ha brillato a intermittenza. Dobbiamo comunque riconoscere che si tratta del primo test importante e che Wesley si è spostato più indietro da sole tre partite. Il piede ieri era caldo (vedi la punizione) e la posizione leggermente più avanzata lo ha favorito. Wes, poi, si è molto impegnato anche nella fase di non possesso. Se non dovesse essere ceduto, dopo la Supercoppa, il test continuerà e siamo sicuri che il risultato sarà buono. Da rivedere, infine, i due giovani, Luc Castaignos e Ricky Alvarez. Il primo sull’esterno è sembrato un po’ imballato: meglio invece al centro dell’attacco (quando Eto’o si è defilato), laddove ha sfiorato il gol di testa. Alvarez invece ha dimostrato invece la sua poliedricità, quando Gasp lo ha spostato dietro le punte, dopo una gara incolore sull’esterno. Poco tempo però a disposizione per l’argentino. L’esperimento si rifarà.
Il tempo per crescere però c’è: Pechino dista solo due settimane e il test di Dublino, del prossimo fine settimana, assume connotati importantissimi.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]
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