Parte ufficialmente la stagione 2011/2012. Il primo tassello, forse quello più importante, è stato posto: Gian Piero Gasperini è il nuovo tecnico dell’Inter. Una decisione dura, partorita con estrema difficoltà, che alla fine ha condotto al matrimonio con l’ex allenatore di Crotone e Genoa. Benvenuto Gasperini, quindi, sperando che in tempo breve si possa tornare a parlare di Gasperson: vorrebbe dire che la permanenza sulla panca nerazzurra sarà stata più fruttuosa del previsto.
ARRIVA IL MERCATO VERO – Ora spazio al mercato, quello vero. Chiuse le comproprietà, Viviano a parte, adesso l’Inter dovrà consegnare al nuovo allenatore un organico congeniale alle sue esigenze tattiche. E già si parla di un’Inter votata all’attacco, con un 3-4-3 spregiudicatissimo. Ma ne siamo sicuri? Davvero qualcuno pensa che Gasperini sia così limitato a livello tattico? Io credo proprio di no e, anzi, sono convinto che il buon Gian Piero saprà far fruttare quello che Marco Branca gli metterà a disposizione.
INCOGNITA SNEIJDER – Facile pensare che, nei colloqui fin qui avuti, Gasperini abbia espresso il suo pensiero calcistico, che negli anni al Genoa si è mostrato molto votato all’attacco. Al di là dell’assetto difensivo, il nuovo allenatore della Beneamata non ha quasi mai rinunciato alle tre punte. Questo, però, non vuol dire che tutto il resto poi sia lasciato al caso. Qualche inghippo tattico c’è. Che sia 3-4-3 o 4-3-3, il nodo da sciogliere resta quello di Wesley Sneijder. L’olandese, trequartista moderno, all’apparenza non avrebbe posto. Eppure, allontanando l’ipotesi di una sua cessione, il talentuoso 10 nerazzurro potrebbe ricoprire sia uno dei ruoli del centrocampo (interno in stile Iniesta, per intenderci), sia vestire i panni di uno degli attaccanti esterni (ipotesi meno gettonata, ma comunque verosimile). Dando per scontato l’impiego di Cambiasso davanti la difesa, restano in ballo gli altri ruoli della linea mediana: va da sé che qualche integrazione di peso, lì in mezzo, dovrà essere praticata dal dt interista.
SI SPENDA PER UN’ALA VERA – Posto che, di base, la difesa sta bene così (incognita Maicon esclusa), resta da vedere come il nuovo corso vorrà approcciare all’assetto offensivo. Milito sembra essere già tornato il Principe che tutti conosciamo solo per l’avvento di Gasperini, ma bisognerà valutarlo bene dopo una stagione stregata. Eto’o il punto fermo. Pazzini primo rincalzo del numero 22 argentino. Manca un’ala vera. In calo le quotazioni di Pandev, che potrebbe rientrare nell’operazione Palacio. Ma è chiaro che l’arrivo di un big è auspicabile proprio per il ruolo di esterno offensivo. Alexis Sanchez, che sarebbe stato l’ideale, pare sfumato. Mata, ennesimo gioiello spagnolo, poco percorribile. Puntare su Coutinho potrebbe rivelarsi ancora troppo prematuro. Resta il punto: se bisogna spendere con raziocinio, si spenda tutto su un giocatore che faccia veramente la differenza in questo ruolo. Lo richiede l’idea tattica di Gasperini. Lo richiede l’Inter.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
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