GE.SI.S Lazio “Lo sport per la Vita”: il trofeo nel segno dell’accoglienza

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trofeo lo sport per la vita

La B con il Trofeo GE.SI.S Lazio, il calcio incontra la socialità a sostegno della Fondazione “Bambino Gesù” col progetto “Accoglienza”

ROMA – Accoglienza, termine unico dai significati molteplici. Attorno ad esso ruota il progetto omonimo promosso da GE.SI.S Lazio (Gestione Sistema Sport Lazio), associazione riconosciuta dal C.O.N.I che svolge attività di sostegno e consulenza economico-gestionale, nonché di rappresentanza degli Impianti Sportivi Regionali, Comunali e Privati del Lazio.

Venerdì 20 maggio a partire dalle ore 16:00 presso la Sala Tirreno della Regione Lazio (C. Colombo), è stata presentata la IV Edizione del Trofeo GE.SI.S Lazio “Lo Sport per la Vita”, torneo di calcio giovanile categoria 2008 che si svolgerà dal 7 al 26 giugno 2022. Grazie alla Lega Nazionale Professionisti Serie B, patrocinante dell’iniziativa, a Regione Lazio, FIGC, CONI, Lega Nazionale Dilettanti (LND) e la collaborazione di numerosi sponsor, 22 squadre si affronteranno in campo e il ricavato verrà destinato alla Fondazione “Bambino Gesù” Onlus di Roma.

In questo modo, lo sport incontra la solidarietà, offrendo sostegno e possibilità di guarigione a tutti quei bambini che hanno bisogno di cure particolari o le cui famiglie non dispongono dei mezzi necessari per garantire un futuro ai propri figli.

Una campagna sociale di grande portata e dal messaggio profondo che incontra la sensibilità della Lega B, con il Presidente Mauro Balata che, alla luce dell’evento, ha dichiarato che: “Come Lega B, vogliamo esprimere la nostra vicinanza all’associazione GE.SI.S Lazio per l’impegno a promuovere un percorso comune di intenti in cui venga valorizzata la cultura e l’amicizia, riconoscendo l’importanza di una causa così nobile come il sostegno alla fondazione Bambino Gesù. In particolare, il progetto Accoglienza evidenzia come il contributo di uno rappresenta la speranza per tante famiglie in difficoltà e, insieme, possiamo offrire un aiuto significativo per ridare gioia e sorrisi ai più deboli e a chi soffre”.

In un’ottica di rafforzamento della socialità, tra i partecipanti risaltano alcuni bambini ucraini che militano nelle scuole calcio di Roma e provincia che, per l’occasione, riceveranno un premio dalle Istituzioni presenti.

“Il calcio – prosegue Balata – costituisce un veicolo molto forte di aggregazione umana, inclusione e rispetto reciproco. È opportuno, specie in un periodo storico così complesso, ricordare quanto sia fondamentale la pace e la gioia di un momento di condivisione attraverso un incontro fra culture ed etnie diverse. Educare i giovanissimi partecipanti al torneo, e non solo, è compito di Istituzioni come la nostra in quanto da sempre attivi e sensibili a tutto ciò che gravita attorno alla gente e ai territori”.

Lo sport si dimostra, così, un punto di riferimento fondamentale che abbatte ogni barriera, abbraccia la collaborazione ed esalta i valori sani etici e morali, allontanando qualsiasi forma di discriminazione e conflitto.