Genoa: a Napoli con il problema dei diffidati

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Si avvicina la difficile trasferta di Napoli e Davide Ballardini deve far fronte al problema diffidati. Ben sei sono i giocatori che rischiano al prossimo cartellino giallo di saltare il derby: Bovo, Jankovic, Borriello, Jorquera, Antonelli e Portanova. In più Manfredini è squalificato, mentre Tozser proprio oggi si è infortunato e non dovrebbe essere presente al San Paolo. Domenica è ancora lontana ma, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, vorrei provare (anche se non è per niente facile) a divulgare le opzioni che “Patton” ha sua disposizione. Un punto fisso di riferimento dovrebbe avere il tecnico rossoblù: il modulo 3-5-1-1 che dovrà chiudere spazi e velocità ai partenopei, lasciando loro l’iniziativa. Aprirsi al contropiede dei padroni di casa (Torino docet) sarebbe un suicidio certo.

Difesa – Iniziamo dal reparto arretrato che è quello soggetto a maggior rischio di “febbre gialla” da cartellino per via del maggior numero di interventi da svolgere sugli avversari. I suoi membri dovranno vedersela principalmente con Cavani, capocannoniere del campionato con 22 reti e leader incontrastato della graduatoria dei tiri complessivi (ben 111 secondo le statistiche della Lega di A). Con la squalifica di Manfredini la scelta sembra proprio obbligata: dentro Moretti che retrocede dalla posizione di esterno sinistro di centrocampo in cui è stato di recente impiegato. A destra rientrerà Granqvist, numero uno per palloni recuperati (614 contro gli “appena” 597 dello juventino Barzagli). Ballardèn dovrà dunque scegliere quale tra i due diffidati, Portanova e Bovo, da inserire al centro. E’ molto probabile che utilizzi l’ex Palermo come “kamikaze” per fermare Cavani, una marcatura che porta a un quasi certo “giallo”: la posizione di centrale a tre è abbastanza consona per lui, meglio di quella di “destroso” in cui è stato schierato sabato contro il Siena. “Martello” Portanova sarà molto probabilmente impiegato per la battaglia al Tempio contro la Sampdoria. Soluzione a sorpresa: Cassani, Pisano oppure Ferronetti a destra e Granqvist a sinistra, con Moretti riportato sull’esterno sinistro di centrocampo. Non molto praticabile in verità e troppo sperimentale in una gara difficile come quella del San Paolo: ciò a causa della posizione non consona per lo svedese.

Centrocampo – I due punti fermi della linea mediana sono Kucka e Matuzalem. Per il ruolo di esterno destro ci sono Cassani e Pisano. Scommetto più sulla presenza di quest’ultimo un po’ più efficace in copertura sull’azzurro Zuniga. Difficile l’impiego di Rossi: molto probabilmente Ballardini cercherà di recuperarlo per il derby, gara che il capitano sente in modo molto particolare. Poco probabile l’impiego del diffidato Jankovic che dovrebbe restare in panchina. I problemi iniziano con la scelta della mezzala e ala sinistra: in questo settore c’è Antonelli colpito da diffida e si deve affrontare un “cliente” molto difficile come Maggio. Prima alternativa: Rigoni interno e Vargas esterno. Non è molto praticabile poiché entrambi sono propositivi in fase offensiva, ma poco efficaci in copertura. Seconda alternativa: Olivera mezzala “frangiflutti” e Vargas sulla fascia che dà maggiori garanzie di “filtro”. Controindicazione: i dubbi sullo stato di forma dell’uruguaiano che però contro la Juve a Torino aveva convinto in quel ruolo. Ultima soluzione: rischiare Antonelli come interno e Vargas ala.

Trequartista – Non ci sono dubbi: rientra Bertolacci che sostituirà lo spento e diffidato Jorquera.

Attacco – Per non rischiare Borriello (da impiegare solo in caso di necessità) è possibile l’impiego di Immobile, in questo periodo in gran forma, come già fu a Torino contro la Juventus. Tuttavia l’attaccante ha bisogno di una collaborazione molto stretta, com’è accaduto di recente nell’Under 21, con Bertolacci altrimenti rischia l’isolamento. Sarebbe anche necessario limitare i lanci lunghi in fase offensiva e tentare di entrare in area di rigore con palloni filtranti. Questa intesa, attuata in questi modi, potrebbe dare i suoi frutti contro la difesa napoletana che anche contro il Torino ha dimostrato di non essere proprio granitica.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]