Il tecnico ha annunciato che a Verona mancheranno sicuramente Rosi, Taarabt, Veloso, Rossi, Izzo e lo squalificato Rossettini. Ci sarà invece El Yamiq, che partirà dalla panchina. Nessun cambiamento tattico in difesa. Per l’attacco si vedrà chi far giocare
GENOVA – Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Chievo, Davide Ballardini, allenatore del Genoa, ha analizzato la gara.
Il tecnico ravennate ha sottolineato che l’obiettivo è quello di dare continuità alla bella vittoria con la Lazio sotto il profilo del risultato ma anche e soprattutto in termini di prestazione. Serviranno serietà, attenzione e umiltà. Soprattutto quest’ultima.
Ha continuato dicendo che sarà una partita da non prendere sotto gamba perché la squadra di Maran è educatissima, capace di prendere sempre il controllo della situazione. Un gruppo che può insegnare a tutti come vivere serenamente in Serie A perché da tanto tempo milita in questo campionato e sa affrontarlo con consapevolezza. Ora sta attraversando un momento di difficoltà e proprio per questo, a suo parere, i giocatori saranno motivatissimi e vorranno fare una buona partita. Ballardini pensa invece che sia del tutto casuale che finora il Genoa abbia fatto più punti in trasferta che a Marassi perché l’atteggiamento dei suoi ragazzi è lo stesso fuori e dentro casa. Ha anticipato che mancheranno sicuramente Rosi, Taarabt, Veloso, Rossi, Izzo e lo squalificato Rossettini.
Dei nuovi l’allenatore ha detto che sono ragazzi molto per bene, che si allenano molto bene e sono contenti di essere arrivati a Genova. Un pensiero a parte per El Yamiq, l’ultimo arrivato, convocato anche se un po’ stanco perché arriva da un torneo nel suo Paese dove ha giocato sempre. Sulla sua possibile collocazione in campo il tecnico ha detto che “E’ un centrale e nella nostra disposizione può ricoprire tutti e tre i ruoli della retroguardia. Probabilmente si potrebbe trovare a suo agio nel centro-destra o centrale”.
Parlando di tattica…
Parlando di tattica Ballardini ha escluso il passaggio alla difesa a quattro “perchè ci sono caratteristiche troppo forti dei giocatori che abbiamo in rosa per pensare di giocare in un altro modo“. Non ha voluto parlare di “coppia giusta” in riferimento a Galabinov-Pandev perché quello è un abbinamento che funziona ma potrebbero essercene anche altri.