Genoa-Bologna 2-1: gli applausi ai ragazzi di Pioli, i punti a quelli di Malesani

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Un Bologna bello e sfortunato perde per 2-1 al Ferraris contro il Genoa dell’ex Malesani. Quest’ultimo, privo dell’infortunato Palacio, si affida al tandem d’attacco Zé Eduardo-Pratto. Pioli, orfano di Perez squalificato, propone Pulzetti e Kone ai lati di Mudingayi con Ramirez e Diamanti in appoggio a Di Vaio. Primo tempo scoppiettante giocato su ritmi elevatissimi e ricco di occasioni da gol. Il Genoa parte meglio e chiude il Bologna nella sua metà campo ma la prima vera occasione da rete è per gli emiliani, con Ramirez che al 10’ si invola verso la porta di Frey, supera Granqvist in velocità e calcia col sinistro a lato di un soffio. Il Genoa replica al 12’ con Moretti che viene innescato in area da Constant ma conclude addosso a Gillet. Al 17’ bella azione del Bologna che con pochi tocchi libera Pulzetti il cui tiro si spegne di poco sul fondo alla destra di Frey. Un minuto dopo è ancora Ramirez a provarci ma la sua gran botta mancina dai sedici metri trova i guantoni del portiere francese. Al 19’ di nuovo Pulzetti si libera sulla destra ma calcia debolmente verso la porta, mentre al 21’ arriva una grande occasione per la squadra di Malesani: Pratto crossa dal fondo, Raggi rinvia in modo maldestro ma Zé Eduardo è poco lucido nel concludere da distanza ravvicinata e Gillet riesce a respingere. Al 27’ tocca a Marco Rossi mettere i brividi ai felsinei ma la sua botta da fuori area è deviata con le gambe da un Gillet in stato di grazia. Al 33’ Ramirez ci prova su punizione ma il suo tiro si perde alto sopra la traversa, poi al 38’ arriva la rete del vantaggio genoano: Zé Eduardo serve Pratto che supera Gillet in uscita, si defila sulla sinistra ma riesce a mettere in mezzo per il tap-in dell’accorrente Marco Rossi. Tutto molto bello, peccato che il capitano del Genoa fosse in chiara pozione di fuorigioco.

Il Bologna prima protesta invano con l’arbitro Giannoccaro poi, poco prima dell’intervallo, ha la palla buona per pareggiare: al 43’ Diamanti serve Di Vaio che quasi nell’area piccola prova a calciare col sinistro ma scivola e spreca tutto. La prima frazione si chiude quindi con i liguri avanti. Nel secondo tempo il Bologna prende in mano la partita e al 5’ trova subito la rete del pareggio, con Ramirez che viene splendidamente servito da un tacco volante di Di Vaio e trafigge Frey di piatto destro. Ma i rossoblù emiliani non si accontentano e al 14’ colgono un incredibile palo con un sinistro quasi chirurgico di capitan Di Vaio. Un minuto più tardi è poi lo spagnolo Crespo a cercare la via del gol con un destro secco dopo un batti e ribatti in area, ma la sua conclusione termina a lato di poco. I ritmi cominciano pian piano a calare, Pioli prova allora ad affidarsi al dinamismo di Casarini e alla vivacità di Gimenez richiamando in panchina sia Ramirez (acciaccato) che Diamanti. Al 36’ è proprio Gimenez, servito da Di Vaio in area di rigore, a rendersi pericolosissimo: l’attaccante uruguaiano stoppa col petto e calcia col sinistro ma Frey è eccezionale nel distendersi sulla sua sinistra e respingere. Bologna che a questo punto meriterebbe i tre punti più degli avversari ma che, come spesso accade nel calcio, dopo tanto attaccare viene castigato proprio nel finale. Al 39’ Veloso serve Caracciolo in area e l’airone appoggia alle sue spalle per la botta di Pratto che fulmina Gillet e porta in vantaggio la squadra di Malesani. I felsinei provano con l’orgoglio a buttarsi in avanti, Gimenez ci prova con una bella incursione fermata con le cattive da Rossi e Kone protesta per un presunto contatto in area di rigore, ma è tutto inutile. Un Bologna davvero ben messo in campo,  grintoso e apprezzabile nello sviluppo della sua manovra di gioco esce incredibilmente sconfitto a Marassi da un Genoa certamente arrembante e pericoloso nel primo tempo ma assai poca cosa nella ripresa. Perdere dopo aver giocato così bene fa davvero male, e i rimpianti aumentano se si pensa che, visti i risultati delle dirette concorrenti per la salvezza, quella di oggi poteva essere l’occasione buona per allontanarsi con decisione dalla zona calda della classifica. Zona calda che invece resta lì a soli tre punti, e da domani non servirà a nulla raccontare di questa buona prestazione perché nel calcio, purtroppo o per fortuna, contano solo i gol. Servirà invece rifarsi subito mercoledì al Dall’Ara contro la Roma nell’ultima gara del 2011. Sperando che il destino non sia di nuovo avverso ai rossoblù e che l’arbitro e i suoi assistenti non commettano ancora una volta uno o più errori decisivi come accaduto nelle ultime settimane.

[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]