Genoa: buon punto a Udine ma si poteva fare di più

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Chi conquista punti, in modo particolare fuori casa, ha sempre ragione. Però, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, oggi il Genoa a Udine ha perso un’occasione per conquistare la posta piena. L’Udinese (e lasciamo perdere le assenze, le aveva anche il Genoa) è una squadra “regolarista” e prevedibile: azione sulle fasce sistematica, ma svolta con lentezza, e cross per la testa di qualcuno. Il Grifone non è riuscito, se non raramente, a strappare palloni a centrocampo e a provare il contropiede. Era questa la tattica da seguire per venire a capo di un avversario per nulla esaltante che non ha nulla a che vedere con la squadra della scorsa stagione. In più ci si è messa anche la sfortuna, soprattutto nel caso dell’infortunio a Seymour: il nuovo entrato Tozser non ha “orchestrato” la squadra.

In più Bertolacci non serviva le punte: in queste condizioni è chiaro che mancavano i palloni giocabili per le punte. Mancavano le azioni palla a terra: lanci lunghi alla “sperindio” senza alcun costrutto. Abbiamo assistito a un’involuzione del gioco rispetto a quello delle prime partite. Con un po’ più di ordine e se fosse stato servito meglio Borriello forse il risultato sarebbe stato diverso. Nota positiva: abbiamo assistito a una difesa che non ha fatto errori marchiani (a parte il retropassaggio di Ferronetti nel secondo tempo). E non è solo demerito degli attaccanti avversari: oggi la coppia centrale Granqvist-Canini ha funzionato egregiamente. Ottimo Kucka: si spera che si riesca a riprendere dall’ennesimo infortunio, così come Seymour. Resta ancora da capire se Joruqera sia un oggetto misterioso: qual è il suo ruolo? Può ancora avere una collocazione tattica?

Sabato sera arriva il Palermo dell’indimenticato allenatore Gian Piero Gasperini, rinfrancato dalla sonante vittoria sul Chievo. Riuscirà il Genoa a imbastire un gioco e a conquistare i tre punti? Al Tempio l’ardua sentenza.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]