Nella vittoria dei rossoblù ospiti i tifosi cagliaritani ci sperano, Zeman ci crede. I tifosi genoani auspicano la vittoria dei propri rossoblù, Gasperini “vuole” tornare a vincere. La speranza regna sovrana per entrambe le contendenti: il Genoa spera nella vittoria per mantenere alta la guardia e non perdere il treno delle posizioni in classifica che contano; il Cagliari spera nella vittoria per non perdere il treno della quartultima posizione in classifica. Comunque sia, chi ha da perdere di più è sicuramente la squadra sarda.
La classifica di Serie A dice +17 virtuali a favore dei padroni di casa (che mercoledì recupereranno il match con il Parma; gara tutt’altro che scontata). Praticamente un abisso di punti tra l’attuale nona forza del campionato e la penultima della classe. Ma le note dolenti arrivano dalle sei particolari graduatorie stilate dalla “Panini Digital” per conto della Lega di Serie A: il Cagliari precede il Genoa in quattro classifiche, mentre in una, quella relativa alla supremazia territoriale, viaggiano a braccetto (10’21”).
I rossoblù di casa sono davanti, di pochissimo, solo per quanto concerne il possesso medio di palla pro gara: 24’28” contro 24’11”. Una inezia. Nelle altre, clamoroso al Cibali pardon, al Sant’Elia, gli undici di Zeman se la giocano con le migliori del campionato. Tiri dentro? Cagliari sesto (4,9), Genoa nono (4,4) al pari dell’altra squadra cittadina e dell’Empoli. La musica non cambia per le palle giocate (563,3 a 542,5), per la percentuale di passaggi riusciti (64,5% a 61,6%) e per la percentuale di pericolosità (46,4% a 45,6%).
Certo le differenze nei valori sono minime, risicate, quasi insignificanti. Il dato di fatto è che il Cagliari, almeno per la “Panini Digital”, è favorita, numeri alla mano. Poca roba ma… “uno pro puncto caruit Martinus Asello”, ovvero “Per un unico punto Martino perse Asello” o, meglio ancora, per un punto Martin perse la cappa. Mettiamola come vogliamo ma il Cagliari sinora – e mediamente – ha espresso qualcosa in più del Genoa.
Nelle comparazioni individuali, invece, i giocatori genoani dettano legge. Perotti meglio di Cossu sugli assist (35 a 29); Bertolacci e Falqué meglio di Sau e Avelar (7 a 5) sugli assist vincenti; Bertolacci meglio di Farias sui tiri (43 a 39) e Falqué davanti a Sau in fatto di reti (6 a 5). E a proposito di reti, il Cagliari macchina da gol nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo con 11 “punti” messi nella bisaccia. Trend negativo nei primi quindici minuti e tra il 61’ ed il 75’: 6 in totale le reti equamente divise. Particolarmente in barca la difesa cagliaritana nel primo quarto d’ora di gioco per le 12 reti al passivo. Altri peggiori quarti d’ora il secondo (10 reti prese tra il 16’ ed il 30’) e l’ultimo (altre 10 incassate tra il 76’ ed il 90’) che valgono la non invidiabile “palma” della attuale peggior difesa e terza peggior differenza reti stagionale.
[Alfonso Magno – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]