Genoa: ci credi o no alla salvezza?

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Stasera miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso non abbiamo assistito soltanto allo sfaldamento del Genoa. Non solo della società, ma di tutto l’ambiente. Purtroppo abbiamo visto uno stato di guerra di tutti contro tutti: insomma, una vera e propria caccia alle streghe. Un clima che purtroppo non avrei voluto mai vedere. Tifosi contro tifosi, tifosi contro giocatori, presidente contro tifosi: un micidiale carosello che ha creato un clima incandescente. E con una soluzione così, il peggio sembra ormai inevitabile: non giova a nessuno ciò che abbiamo visto oggi, anzi, crea solo inutili tensioni.

In più aggiungo: se nemmeno la presenza del presidente Preziosi in ritiro con i giocatori riesce a trasmettere serenità e forza, cosa si potrà fare più? E il silenzio stampa a cosa è servito? È una situazione triste causata da tanti errori: tempo fa avevo scritto che il cambio di allenatore non avrebbe portato benefici. Speravo di sbagliarmi di grosso: purtroppo è andata proprio in questo modo. Inquieta anche la frase di Preziosi in conferenza stampa sul suo possibile addio: è stata la ciliegina finale di una giornata da dimenticare.

E ora cosa accadrà? Innanzitutto si dovrà attendere la decisione del gudice sportivo che sarà molto dura: porte chiuse oppure le ultime due partite con Cagliari e Palermo in campo neutro. Un handicap non da poco, visto che il Genoa non può fare a meno del suo pubblico. Ma pensiamo prima a mercoledì: c’è una gara che sulla carta non sarebbe impossibile. Il Milan è in crisi e sarebbe gara da far punti. Il problema è che il Grifone non è in grado, nelle condizioni in cui è ora, a fare risultato: a meno di sorprese. Una sola domanda secca rivolgerei ai giocatori: ma voi, ci credete oppure no nella salvezza? Vorrei proprio che smentissero le previsioni e gli indizi che sembrano portare a una sola conclusione: la retrocessione.

[Marco LiguoriFonte: www.pianetagenoa1893.net]