Il Genoa è a un bivio. Superare il Cesena o retrocedere. Con sei giornate d’anticipo. La squadra è all’ultima prova, più che di appello, di cassazione. Andiamo ripetendo il motivetto ormai da un mese: il Genoa odierno, questo Genoa, è la peggior squadra della categoria (anche peggio del Cesena, si).
Aggiungiamo che un qualunque direttore sportivo (anche Capozucca) non può essere in grado di dirigere, da dimissionario, situazioni così delicate. Aggiungiamo che alcuni giocatori avranno già, in gran segreto, attivato i propri procuratori per valutare eventuali cambi di casacca a giugno.
La situazione è tragica. Malesani è stato richiamato con almeno due settimane di ritardo, in società manca la figura in grado di ingrassare il cavallo (l’occhio del “padrone”). Abbiamo invocato un mese e mezzo fa il ritorno pro tempore di Fabrizio Preziosi. E il silenzio sul tema ci inquieta.
La squadra è oggettivamente scarsa. Mesto e Moretti bucano dietro, e in avanti si limitano a cross dalla trequarti che finiscono, nella migliore delle ipotesi, sulle zucche dei difensori avversari. Nella peggiore finiscono in curva. La linea di centrocampo è lenta (Biondini, Veloso), stanca (Rossi) o con difficoltà fisiche (Sculli). I vari Jankovic, Kucka, Costant, Antonelli, Bovo, Birsa, Ze Eduardo, Carvalho, non sono in grado di fare la differenza. Anzi alcuni sono fin dannosi. Jorquera ha idee illuminanti, ma è un hombre da ultimi 10 minuti.
Questa squadra non ha qualità, non ha gioco, non ha mordente. Senza Palacio (magari con Zarate), il Genoa avrebbe oggi dieci punti in meno. Domani il Grifone 2011/2012 è all’ultima chiamata. Se i giocatori pensassero di superare il Cesena in agilità, commetterebbero un errore mortale. Sarebbe il sigillo alla retrocessione. La cera lacca della disfatta.
Sento pronosticare da molti un pronto riscatto e un finale in crescendo. Queste persone non percepiscono il problema. Di più. I maggiori giornali sportivi scrivono che il Genoa deve vincere domani per evitare il “rischio” di retrocedere. Qui non esiste alcun rischio. Oggi, a queste condizioni, la retrocessione è una certezza. Il calendario recita Milan, Bologna, Udine in trasferta: zero punti. Sempre il calendario recita Cesena, Siena, Cagliari, Palermo in casa. Da dieci punti in casa passa la salvezza, (anche al netto di penalizzazioni). Sotto si rischia. Il Genoa oggi è in grado di battere le quattro squadre sopra citate? Direi di no, o almeno non con questo spirito, non questa concentrazione, non questa tenacia.
[Federico Santini – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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