«Ho guardato l’orologio e mancavano pochi secondi. Siamo andati dentro ancora più decisi. E poi è stata una questione di centimetri». In conferenza stampa Gian Piero Gasperini comincia dalla fine: da quella mischia furibonda in area blucerchiata nei secondi finali del match. Traversa, parata, fuori. In pochi attimi, il Genoa ha accarezzato per tre volte la libidine di una vittoria all’ultimo secondo. Niente da fare: finisce 1-1 contro un Sampdoria al solito ostica e quadrata.
SORRISO E RIMPIANTO – Un pari che però non toglie il sorriso al tecnico rossoblù. Anche se quel gol servito su un piatto d’argento a Eder resta un ricordo amaro. «Abbiamo giocato solo per vincere, sapevamo che con un successo saremmo finiti molto in alto. Siamo arrabbiati per come abbiamo regalato il gol, quello sì, perché è arrivato dopo un primo tempo ben giocato e una rete meritata. Danno fastidio certi errori, perché vuol dire che non si capiscono certe situazioni. E mi dispiace per Roncaglia, che oltre a quell’episodio ha giocato una gran partita». Partita ben giocata nella prima frazione, più spezzettata nella ripresa. «Nel secondo tempo siamo stati molto condizionati dal vento, perché girava contro di noi. Stessa cosa per la Samp nei primi 45 minuti. Abbiamo faticato a costruire gioco nella ripresa, ma poi nel finale siamo riusciti a conquistare campo e a finire in crescendo. A quel punto valevano più gli episodi, il gioco si è visto nel primo tempo»
GIOCARE E DIVERTIRSI – La strada intrapresa dal suo Genoa è comunque quella giusta. «Dobbiamo giocare a calcio così. Divertirci. Quando riusciamo a fare certe giocate al limite dell’area, va bene. Ci sono ancora alcuni errorini, ma si può migliorare. Oggi poi è stata una partita davvero difficile. Se ti gira male, basta un niente per l’episodio che ti manda al tappeto. Ma l’appetito non manca. Siamo una squadra solida in un campionato ostico: essere lassù in classifica poi fa bene. Ogni partita però è sempre in discussione: col Parma non so cosa aspettarmi, dopo quel pari conquistato contro la Roma».
FRECCIATINE A BORRIELLO – Nel finale, c’è stato spazio anche per Marco Borriello, all’”esordio” della sua terza esperienza in rossoblù. Gasperini non ha risparmiato alcune frecciatine verso l’attaccante napoletano: «Si è mosso bene, ma voglio che torni quello di cinque, sei anni fa. Non mi basta quello visto tre stagioni fa. Ha sprecato una carriera, perché dalla sua ha grandi capacità. Deve prendere esempio dai suoi compagni, anche dai più giovani. Ora però non ha 90 minuti nelle gambe. Ma non è importante questo: basta anche dare il proprio contributo per pochi minuti, ma essere comunque in grado di poter dare il proprio apporto. L’ho messo perché gli venga dentro un po’ di sangue amaro, per vedere se ha ancora voglia di reagire o ha raggiunto la pace dei sensi»
QUESTO È IL DERBY – Tra i migliori in campo, la cinquina arbitrale capitanata da Rocchi. «Non è mai facile dirigere un derby, sono stati molto bravi». Il dispiacere per Gasperini è stato rimandare un derby così importante nel pomeriggio di un giorno lavorativo. «Mi è dispiaciuto che non si sia potuto giocare l’altra sera. Perché un derby così alto era bello da vedere. Però penso sia andato tutto bene. E sabato so che hanno visto i giocatori nei bar e nei pub a bere, genoani e sampdoriani. Questo è il bello del derby. Questo è il bello di Genova».
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]