«Faccio fatica a trovare qualcuno che ha giocato male – prosegue Gasperini – In casa è una stagione particolarissima. Gli episodi sono soprattutto in casa. E alla lunga tolgono morale. Ma io sono comunque sodddisfatto di questi giocatori: per quello che fanno in campo dovrebbe avere qualcosa in più in classifica, ma sono contento lo stesso». Ma è ancora presto per parlare di obiettivi: «Aspettiamo a dirlo. Al momento non riesco a formulare riflessioni di lungo respiro. Vedremo partite per partite: sicuramente non si può parlare di appagamento, perché l’entusiamo non manca. Oggi è stato un buon risultato, la classifica è molto buona. Vedremo. Questa squadra però deve fare molto ma molto di più per vincere le partite, perché anche oggi è andata così. Non vinciamo, pazienza. Sabato ci aspetta il Cagliari, una partita molto difficile. Una squadra che ha evidenti difficoltà, ma che può contare su giocatori imprevedibili. Tutte le gare sono complicate: il pari del Parma con l’Inter ne è la dimostrazione».
Uno degli episodi più particolari della partita è arrivato intorno alla fine del primo tempo. Perotti che tiene palla e arriva quasi a metà campo: lo stadio si esalta e lo invoca con un coro, Gasperini dalla panchina è furibondo. E in sala stampa spiega: «Dobbiamo stare attenti perché quelle situazioni ti portano a spendere moltissimo. Avevamo spazio ed energie per attaccare, quello non era un momento per giocare individualmente. Perché sono giocate molto belle, ma dispensiose. Gli mancano i gol? Beh, lui è il primo ad essere dispiaciuto. Ci è arrivato vicino anche oggi, ma è un giocatore che dà un contributo straordinario alla squadra e non si può aver tutto. Magari in futuro riuscirà ad essere più concreto». Lo sguardo di Gasperini si è poi spostato verso altri singoli: «Lamanna è stato pronto dopo solo un minuto e ha evitato un gol che poteva dare una piega diversa alla gara. Ma il Genoa di oggi mi sembrava in palla. E giocare con quest’Udinese non è per niente facile. Anche Tino Costa si è comportato bene: ha dato qualità al gioco e si è reso pericoloso nei piazzati. A centrocampo nel finale siamo andati in difficoltà, perché ho dovuto mettere un uomo in più».
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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