A ciò bisogna rilevare che “Giulio Cesare” (non è a caso che chiamo così l’allenatore con questo soprannome) rispetto alla sua prima esperienza al Grifone ha affinato notevolmente i suoi schemi. La sua formazione è “a geometria variabile”, ossia muta modulo più volte durante la gara: da 5-3-2 a 3-4-3 sino anche ad adottare un 4-4-2. Altro merito di Gasperini è quello di aver saputo sfruttare la debolezza del Verona sulle palle alte: così è arrivato il colpo di testa di Portanova. La trasformazione di Kucka è il suo capolavoro: lo slovacco è diventato un perfetto bomber. Lo ha spiegato con soddisfazione in settimana a Pianetagenoa1893.net, sperando anche di poter servire qualche assist per Gilardino. Invece è arrivato il suo secondo gol: è solo rimandato il suo aiuto per il centravanti.
Si può osservare che il Genoa nel secondo tempo è stato messo in difficoltà dalla reazione degli ospiti. Probabilmente l’uscita di Antonelli, che a sinistra è stato più che convincente, per infortunio ha creato qualche problema. Si può ribattere che comunque la squadra ha tenuto, grazie anche a Perin sempre attento. Non solo: siamo giunti alla terza partita consecutiva senza subire reti. La difesa è il punto base, come già si era evidenziato contro la Lazio, su cui Gasperini ha costruito la riscossa rossoblu.
Ovviamente bisogna stare con i piedi ben saldi a terra: niente voli pindarici, dunque, per la posizione di classifica. Con la sosta del campionato, tutto l’ambiente genoano si potrà godere queste tre vittorie di fila. Alla ripresa il Grifone sarà di scena a San Siro contro il Milan: un’occasione per poter ancora ben figurare e confermare il momento positivo.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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