Genoa, il punto: da migliorare la tenuta atletica

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«The long and winding road». Il titolo di questa canzone dei Beatles rappresenta purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la situazione del Genoa dopo la sconfitta di Cagliari. É «la lunga e tortuosa strada» verso la salvezza: nessuno si è illuso che fosse diversa, ma dopo la vittoriosa gara contro il Bologna ci si sarebbe aspettato qualcosa di diverso. Pesa molto dal punto psicologico il fatto di essere tornati in una posizione, la terzultima, che significa retrocessione.

Tuttavia, oggi pomeriggio all’Is Arenas si sono riscontrati anche lati positivi. Fino al pareggio gli uomini di Delneri non avevano brillato, ma erano riusciti a controllare gli avversari che raramente hanno impensierito Frey. Il gol di Pisano sembrava aver ridato quella concretezza e quel cinismo di cui il Grifone finora non aveva dimostrato. Ma…e qui veniamo alle dolenti note: manca la tenuta del risultato e, in ovvia e perfetta correlazione, quella fisica. Difetti già riscontrati nel corso del girone d’andata. Il pareggio purtroppo è stato il primo campanello d’allarme verso la sconfitta, invece di dare una scossa alla squadra. In più è uscito Matuzalem che è un buon giocatore, ma non ha ancora i 90 minuti nelle gambe: è entrato Seymour che, al contrario delle altre partite, ha fornito una prestazione da dimenticare con la ciliegina sulla torta dell’espulsione (meritata). Il gol del vantaggio cagliaritano è stato nettamente viziato da un’azione fallosa: il piccolo Conti si è appoggiato su una spalla di “golia” Manfredini e ha effettuato il colpo di testa vincente.

É un torto nei confronti del club rossoblù: ma neppure questo episodio ha fatto scattare una reazione d’orgoglio nei giocatori che, traversa di Kucka a parte, hanno fatto ben poco per acciuffare il pareggio. Le colpe vanno divise tra il tecnico, che ha sbagliato i cambi, e suoi giocatori, E a proposito di cambi Piscitella ha dimostrato di non poter affrontare la serie A. Ha disputato 10 minuti buoni poi è letteralmente sparito, lasciando la sua fascia a Thiago Ribeiro. Il Genoa ha dimostrato di non avere un esterno destro capace di essere complementare a Marco Rossi. Il tecnico sardo Lopez ha capito che il suo collega aveva problemi sulle zone laterali (anche Antonelli a sinistra ha peso smalto nella ripresa) e ha agito con un 4-3-3 con Ibarbo e Sau risultato vincente.

Altra nota da non trascurare. Le statistiche della Lega di A riportano che il Cagliari ha tirato ben 18 volte, di cui 5 nello specchio della porta. Il Grifone soltanto otto, di cui cinque verso Avramov. Per conquistare punti in trasferta, fondamentali per raggiungere la salvezza, bisogna cercare di tirare il più possibile. Sarà uno degli errori da correggere in settimana.

A proposito di tiri, il prossimo avversario che arriverà domenica al Tempio, il Catania, ne ha fatti ben 16 di cui 5 in porta. Non sarà facile contrastare un avversario in gran forma: al Genoa mancherà anche Pisano in difesa. Radio mercato afferma che domani Sampirisi dovrebbe andare all’Atalanta: se ciò fosse confermato, chi presidierà la fascia destra in difesa domenica prossima? Si spera che almeno Marco Rossi, colpito all’occhio, possa recuperare: altrimenti saranno davvero dolori.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]