Genoa, il punto: difesa abulica, un tempo regalato ai viola

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logo-genoaSettembre, è tempo di Festival del Cinema a Venezia. I tifosi genoani non avrebbero mai voluto vedere un film già visto nelle ultime due stagioni: una trama intrisa di sofferenza e di problemi. Mi spiace parlare così dopo sole due partite, ma stasera il Genoa ha dato una pessima prova contro la Fiorentina: un ulteriore passo indietro, come quello di un gambero, rispetto alla gara di San Siro con l’Inter. A cominciare dal primo tempo, letteralmente regalato agli avversari grazie a una difesa abulica, un centrocampo senza nerbo e un attacco con il solo Gilardino che è stato l’unico a cercare di fare qualcosa. Si è battuto come un leone e non si è fatto per niente influenzare dalle voci di mercato di una sua cessione alla Juventus. E consentitemi di vedere un altro elemento positivo in questo brutto film visto ieri sera: i cori della Nord che hanno trascinato tutto il Tempio. Davvero encomiabile.

L’inesperienza ha giocato un brutto tiro a Liverani che fino alla prima frazione di gioco ha dimostrato di non riuscire a capire nulla di quanto accaduto in campo. Forse è stata una scelta troppo affrettata quella di collocare un tecnico che ha mostrato certamente buone qualità con gli Allievi rossoblù, ma che purtroppo sta mostrando numerose pecche. Contro il 3-5-2 della Fiorentina (trasformatosi in 4-3-1-2) si poteva tentare di giocare in modo speculare. Gli esterni c’erano: Antonelli a sinistra, il neo acquisto Antonini a destra dove ha giocato diverse volte nel Milan. Si è invece scelto di inserire Sampirisi che purtroppo ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo. In più, è stato adottato il modulo 4-3-2-1 che sembra il più adatto, considerate anche le caratteristiche e lo stato di forma attuale degli uomini a disposizione, a far arrivare comodamente gli avversari sotto la porta di Perin. In più il Grifone ha mostrato, come già con l’Inter, problemi di tenuta fisica: un ulteriore elemento davvero preoccupante dopo sole due giornate di campionato.

Domani sarà l’ultima giornata di mercato: ma cambiare giocatori non basta. Anzi, la continua compravendita di giocatori ha creato fin troppi guai: per restare a una delle ultime operazioni, la cessione di Granqvist ha privato la difesa di un marcatore di testa. Dunque occorre sapere perfettamente quale idea tattica si vuole adottare. In parole povere: come deve giocare il Genoa. Questa scelta spetta al presidente Preziosi che deve riflettere, in tempi molto brevi, sulla guida tecnica che è alla base di qualsiasi progetto sportivo. Stasera tanti tifosi si sono chiesti: Liverani resterà oppure no? Arriverà un altro allenatore, come ad esempio Mangia? In molti hanno inviato messaggi invocando il ritorno immediato di Ballardini. Il presidente ha ribadito che Liverani non si tocca: ma può sempre cambiare idea, come ha fatto in passato. Probabilmente nelle prossime ore si scioglieranno i dubbi, ovviamente ben prima delle 23 quando il mercato si chiuderà. Poi ci saranno circa 15 giorni per preparare il derby. E quella partita Liverani, o un suo ipotetico sostituto, non potrà assolutamente sbagliarla.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]