Sia ben chiaro: non è il rigore che ha cambiato le sorti della gara. Il Genoa visto in campo ieri, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, avrebbe perso comunque. Però ribadisco ciò che abbiamo scritto durante la cronaca: Biondini non ha commesso fallo su Asamoah e comunque l’intervento era fuori dall’area di rigore rossoblu. L’errore dell’arbitro Doveri c’è stato. Detto ciò passiamo all’esame della partita.
Il Grifone messo in campo da Gasperini ha completamente rinunciato a giocare: l’unico tiro in porta è stato effettuato da Fetfatzidis al 91°. Gilardino lasciato solo, fasce lasciate in balia dell’avversario, centrocampo che non ha opposto resistenza a Vidal e Pogba che entravano tranquillamente in area genoana per fare ciò che volevano assieme a Llorente e Tevez. Non c’è stato un solo tentativo dei mediani di strappare un pallone agli avversari e imbastire un contropiede. Kucka e Antonelli hanno dimostrato tutti i loro limiti nel ruolo di esterni d’attacco.
Insomma, è sembrato che la squadra fosse già rivolta all’impegno di mercoledì in casa contro il Parma. Non a caso e (sottolineo) giustamente Gasperini ha tolto Gilardino che è diffidato: un cartellino giallo lo avrebbe costretto a saltare il turno infrasettimanale. Questa circostanza propone un problema: con Calaiò infortunato chi può sostituire Gilardino come punta centrale? Per ora la risposta è: nessuno. Ciò potrebbe anche riproporsi in futuro. E soprattutto oggi a Torino si è compreso che la squadra non può giocare senza un regista. Si spera che il turno di riposo per Lodi e Matuzalem possa servire a entrambi per rinfrancarsi ed essere pronti per tornare al servizio del Grifone. Nota positiva: la prestazione super di Mattia Perin che forse ha raggiunto la maturità. Le sue parate hanno evitato un passivo ben più pesante.
Ora però contro gli emiliani il Genoa sarà costretto non solo a cambiare registro, ma a vincere per distanziare la zona retrocessione che si è pericolosamente avvicinata: Catania, Sassuolo e Bologna sono a -2. Si spera che quello odierno sia solo un incidente di percorso. Gasp ha due giorni per capire ciò che non ha funzionato e rimettere in corsa la Ferrari rossoblù, uscita momentaneamente di strada.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]