Genoa, i mali della difesa: il punto nel post Tim Cup

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GenoaROMA – Ancora quattro gol nella porta del Genoa. Dopo Palermo, Cagliari, poker anche per la Lazio. Per la squadra di Juric é il terzo in un mese. La difesa rossoblu, che in avvio di stagione sembrava la vera forza del Grifone, ora fa acqua da tutte le parti.

Troppi errori che vengono pagati cari. Nel primo tempo di ieri la Lazio poteva essere sopra di tre reti. Disattenzioni che potevano costare care ma, a differenza di quanto è successo a Cagliari, il Genoa ha saputo reagire con azioni costruite quasi sempre con Lazovic e Pandev.

La difesa

Ma quale é la causa di questa involuzione della difesa, tenuto conto che il reparto non ha subito modifiche né é toccato da infortuni?  Eccetto Perin, che comunque Lamanna sta sostituendo bene. Il Genoa di oggi fatica a gestire il pallone in uscita dal reparto difensivo. Tutto il gioco finisce per passare per Burdisso, che però non ha né  tecnica né  tempi “giusti” per farlo. E questo ricade pesantemente sulla squadra, in termini di tempo e di equilibrio. Rigoni e Cofie si fanno vedere poco e comunque sono lenti nel controllo del pallone e nella lettura del gioco.

Veloso

Qualità che invece Veloso possiede. Perché ha tecnica e personalità per gestire la palla anche nello stretto. Oltre al fatto che macina un numero importante di kilometri nel corso di ogni partita. Eppure il portoghese é stato molto criticato dai tifosi. Di lui si dice che manchi di dinamismo, faccia troppi passaggi in orizzontale o indietro, rallenti il ritmo.

“Lentezza” é il termine che spesso viene accostato al giocatore. Veloso si é  infortunato nel primo tempo di Genoa – Palermo del 18 dicembre scorso. E da quel preciso istante é cominciata la caduta libera  el Genoa. Non é  un caso. Che il Genoa non sia forse per certi versi dipendente da uno dei suoi giocatori più bistrattati e criticati?