Genoa-Milan 0-2: carattere rossonero

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logo-milanNon è stata una bella partita Genoa-Milan. Spesso le trasferte difficili sono indirizzate da fattori esterni che, anche con tutta la buona volontà, non è facile controllare. Il primo è senza dubbio il terreno di gioco. Rimbalzi, zolle, assenza di uniformità, fanno del campo di Marassi una vera e propria trappola. Poi c’è l’atteggiamento dell’avversario.

I rossoblu hanno giocato una partita ruvida con licenze di durezza in alcuni casi eccessive. Il direttore di gara ha regolato ambiguamente tale tendenza ammonendo per interventi scorretti ma omettendo la sanzione per irregolarità più pesanti. Che il Genoa finisca con soli tre ammoniti una partita nella quale Pazzini e Balotelli sono stati scalciati, nella evitabile staffetta del colpo subito, è sintomatico del metro rivedibile del direttore di gara. Su tutti l’intervento killer di Bertolacci ai danni di Muntari. Nemmeno il giallo in quell’occasione.

Da qui una gara complessa, culminata con la sciocchezza di Constant che ha reso ancor più periglioso un finale che si preannunciava in discesa. In mezzo ai disagi due cose buone, anzi deliziose. Le reti di Pazzini e Balotelli sono come due cioccolatini nel fango. Rappresentano nella propria estetica e capitale rilevanza la differenza tra una serata storta e una battaglia vinta.

Nel finale i rossoneri hanno tirato fuori il carattere. Quello serviva e quello è arrivato, a testimonianza del pragmatismo allegriano che permea ormai da tempo nella squadra. Una difesa del risultato di sacrificio e carattere che ha mostrato le due facce di un Milan capace di dominare con la Lazio e resistere col Genoa. Il Milan dei tridenti e dei giovani deve ancora trovare la propria stabilità. Inutile sottolineare come serate del genere aiutino nella ricerca.

[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]