Il calcio è così: c’è sempre poco tempo per gustarsi i traguardi raggiunti. Bisogna sempre rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare: il rischio è quello che, mentre si è impegnati a festeggiare, gli avversari riescano silenziosamente a recuperare, vanificando quanto di buono fatto in precedenza. L’insegnamento ci arriva addirittura da Esopo e dalla celebre favola della lepre e la tartaruga: il concetto ovviamente è valido in ogni contesto, dunque anche nel calcio e a maggior ragione è applicabile alla situazione dei rossoneri, i quali dopo una grandissima rimonta sono riusciti a conquistare il terzo posto in solitaria. Il momento del Milan è estremamente positivo, ma un calo di concentrazione rischia di ridimensionare fortemente quanto fatto sino ad ora: in cinque giorni il Milan infatti è atteso dalla riconferma in campionato e dal ritorno della sfida contro il Barcellona, da giocarsi in un camp nou che verosimilmente sarà ostile alla squadra di Allegri.
Non sarà facile riuscire a non pensare alla sfida di coppa, dal momento che eliminare il Barcellona dalla Champions sarebbe un’impresa quasi storica, visto che in poche squadre ci sono riuscite fino ad ora e quando lo hanno fatto hanno sempre vinto la Champions, e cancellerebbe definitivamente i primi due mesi di questa stagione dalla memoria dei tifosi: per questo Allegri sta cercando di recuperare ad ogni costo Mario Balotelli, che in Champions non può giocare, al fine di risparmiare Giampaolo Pazzini per la trasferta in terra catalana.
L’AVVERSARIO: I numeri parlano chiaro: da quando Preziosi ha deciso di affidarsi a Ballardini il Genoa ha cambiato marcia. Arrivato al posto di Luigi Delneri che ha raccolto il misero bottino di 8 punti in 13 giornate di campionato, il tecnico di Bertinoro sulla cui formazione ha profondamente inciso il credo di Arrigo Sacchi è stato capace di infilare una serie di cinque risultati utili consecutivi, impreziositi dal pareggio a Torino contro la Juve e le vittorie contro Udinese e Lazio. Il Genoa si è dovuto arrendere solo di fronte alla Roma nella precedente giornata di campionato, ma in sei giornate Ballardini ha già fatto meglio del suo predecessore: i meriti del tecnico sono indiscutibili, a partire dal nuovo sistema di gioco. Ballardini ha infatti abbandonato in fretta il 4-4-2 tipico di Delneri, un tecnico incapace di adattarsi ai propri giocatori ma che cerca al contrario di adattare questi ultimi al proprio modulo, impostando un 3-5-1-1 con giocatori molto bravi nell’interdizione in mezzo al campo e pronto a trasformarsi in un 5-3-1-1 in fase difensiva: ne deriva una squadra molto difficile da attaccare se schierata, dal momento che crea densità di uomini sia a centrocampo che in difesa.
LA CHIAVE TATTICA: I limiti della squadra ligure si palesano quando i rossoblu si trovano in possesso della sfera; se sono costretti a fare gioco le carenze tecniche complessive della squadra vengono fuori. Recuperando il pallone ed impostando un contrattacco veloce, sfruttando la velocità e la facilità di corsa dei propri esterni d’attacco, il Milan potrebbe quindi cercare di cogliere sbilanciata la squadra avversaria che altrimenti come detto crea attraverso la densità di reparto una barriera difficile da aggirare. Viceversa, qualora si dovesse optare per una partita d’assedio, diventerà fondamentale l’arma della pazienza e il poter disporre di Mario Balotelli, giocatore in grado di sovrastare fisicamente gli avversari creando la superiorità e bravo nel fondamentale della punizione, che potrebbe rappresentare un’arma per sbloccare una partita che si preannuncia complicata.
DA SCHIERARE: La partita che attende il Milan dovrebbe esaltare le doti di Niang: il giovane francese salta l’uomo con facilità ed è dotato di grande corsa. Potrebbe essere quindi il giocatore giusto da schierare sull’esterno d’attacco in base a quanto dicevamo prima. La mossa potrebbe anche rivelarsi azzeccata in ottica Barcellona, dal momento che permetterebbe ad Allegri di concedere un turno di riposo a Kevin-Prince Boateng: al camp nou infatti il Milan avrà bisogno del Ghanese tirato a lucido per portare pressione ai portatori di palla avversari.
DA EVITARE: La lista dei diffidati è lunga e i rossoneri sono attesi da un trittico di partite sulla carta alla portata, ma che li vedranno affrontare avversari che occupano posizioni medio-basse di classifica, prima di arrivare alla delicata sfida contro la Fiorentina: Le partite contro queste formazioni possono essere particolarmente intense dal punto di vista dei contrasti dal momento che gli avversari cercheranno di sopperire alle proprie carenze tecniche puntando sul gioco fisico; la partita con Genoa non farà eccezione. Bisogna dunque assolutamente cercare di evitare infortuni e squalifiche inopportune. Ricordiamo che i diffidati rossoneri di maggior rilievo in questo senso sono El Sharaawy, Boateng, Zaccardo e Yepes.
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]