Ed invece ecco Cavani tornare da due turni di riposo per infortunio, ed in una settimana, dalla partita al San Paolo col Toro a quella di Europa League col Dnipro, fino alla trasferta genovese, il Matador segna 6 gol in 3 gare! Sostanzialmente, se l’uruguagio scende di condizione, il Napoli non ne risente solo in zona gol, ma anche nelle altre fasi del campo. E questo è un segnale d’allarme, perché in rosa, altri Cavani, non ve ne sono. Oltretutto, a Genova, Mazzarri sbaglia anche il partner d’attacco del Matador. Sceglie ancora Pandev che in questo periodo è l’ombra del gran giocatore che conosciamo. Pertanto, al Ferraris tutti gli indizi portavano a Lorenzo Insigne come secondo attaccante azzurro. Ed invece, il piccolo funambolo frattese ha dovuto attendere due episodi chiave per entrare in campo: a) l’infortunio di Pandev; b) il vantaggio genoano con relative difficoltà in attacco del Napoli.
Finalmente, poi, nella ripresa Mazzarri è stato bravo a correggere le proprie scelte, intanto cambiando modulo, portando la difesa a 4 e schierando in generale la squadra in un 4-4-2, a tratti 4-4-3, a tratti 4-2-3-1, cioè moduli che le altre squadra della Serie A sperano non diventino usuali per il Napoli, perché la squadra azzurra pare più quadrata e pericolosa con tali moduli. Si sa che alla fine sono gli uomini a fare i moduli, ma gli uomini devono anche avere una logica nello stare in campo. Purtroppo, in certi momenti, gli uomini del Napoli sono posti in campo in modo disordinato. Detto tra noi, il 3-5-2 mazzarriano è ormai “carta conosciuta” dagli avversari, per cui si chiede a viva voce al tecnico toscano un cambiamento che non avvenga solo a partita iniziata, ma dal primo minuto.
Detto questo, i quattro eroi di Genova sono Mesto, Cavani, Hamsik ed Insigne. Il primo è al 1° gol in maglia azzurra. Il Matador, invece, è all’8° centro in campionato, 14esimo in 14 gare dall’inizio della stagione azzurra, 80esimo in 109 gare col Napoli. Lo slovacco non è da meno coi numeri: col Napoli ha segnato 64 gol in 233 partite, mentre in campionato è al suo 5° brindisi in 12 partite. Infine, il furetto napoletano è al suo 2° centro in maglia Napoli.
In classifica, il Napoli stesso rimane terzo, a quota 26 punti, ad un solo punto dall’Inter 2° in classifica, a -5 dalla Juve capolista. Dietro però attenzione a Fiorentina (24 punti) e Lazio (22 punti). I gol segnati dagli azzurri sono ora 20, mentre quelli subiti sono 9 che ne fanno la miglior difesa del campionato con Juve e Fiorentina.
In settimana tornano gli impegni con le nazionali, gustoso antipasto a Napoli-Milan di sabato sera 17 novembre.
[Vincenzo Perrella – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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