Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha scherzato nel programma “Chiambretti Ore 10” in onda su Radio 2 Rai sull’eventuale squalifica per lo “spogliarello” forzato di Genoa-Siena. «Speriamo che non mi squalifichino sedici giocatori – ha spiegato con ironia il presidente del Grifone al conduttore Piero Chiambretti – altrimenti domenica giocheremo io e te». Preziosi ha ribadito, come aveva già fatto mercoledì scorso nel suo intervento a Telenord: «Trovo tutto ciò veramente assurdo. Erano presenti le forze dell’ordine, i nostri giocatori e il sottoscritto. Se si è consumato un delitto, questo è avvenuto anche in presenza delle forze dell’ordine». E aggiunge: «Se qualcuno è stato sottoposto a violenza, non solo l’ha subita, ma addirittura è anche condannato». Nel corso dell’intervista, il conduttore Chiambretti ha chiesto a Preziosi di Sculli che, secondo le risultanze delle inchieste gudiziarie su Genoa-Siena, sapeva di quanto sarebbe accaduto in campo, poiché è amico di uno dei capo degli ultrà. Preziosi ha risposto: «I comportamenti dei giocatori sono comportamenti privati e non mi devono interessare». Preziosi conclude raccontando ancora di aver ricevuto una serie di telefonate con minacce: «Non mi intimoriscono e continuerò a lavorare per il bene del Genoa».
[Redazione Pianeta Genoa 1893 – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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