E siamo a cinque gare consecutive inficiate dagli arbitri. Come voi ricorderete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, il sottoscritto continua a contare le partite in cui il Genoa ha subito torti arbitrali. O meglio, stavolta è stato un torto “per compensazione”. Il Siena ha giustamente protestato in avvio di ripresa per il fallo di Moretti su Emenghara: era da sanzionare con il penalty. L’arbitro Rocchi ci ha pensato dopo pochi minuti a mettere le cose a posto: normale contatto in area tra Bovo ed Emenghara, l’attaccante cade a terra e il direttore di gara indica il dischetto. In più Rocchi, dopo aver discretamente diretto nel primo tempo, ha cominciato a fischiare contro il Grifone in modo ripetuto, sorvolando su una serie di falli degli avversari. L’ottimo Cesare Lanza su Twitter mi segnalava sconsolato: «Un rigore generosissimo… Non ho parole. Povero Genoa nostro…». Ripeto e insisto: qualcuno delle “alte sfere” può annotare che l’arbitro è un elemento del gioco del calcio oppure si vuol far finta di nulla e pensare che sia soltanto un elemento decorativo?
Comunque sia, non si può non annotare che il pareggio odierno sia comunque un’occasione persa per i rossoblù per aumentare il vantaggio sui toscani. Anzi, l’inaspettata vittoria contro la Roma ha rimesso in gioco il Palermo che è a soli 3 punti. Oggi Ballardini ha sbagliato lo schieramento di alcuni uomini in partenza: scelta infelice quella di Bovo in difesa e Jorquera nullo nel primo tempo e lucido solo a sprazzi nella ripresa. In più ci si è messa anche la squadra a subire il gioco avversario negli ultimi 15 minuti della prima frazione e nei primi 10 della seconda, arretrando il proprio baricentro. Questi 25 minuti di follia hanno vanificato la buona prestazione del centrocampo che ha dominato la prima mezz’ora di gara. Kucka è apparso in condizione strepitosa, Antonelli perfetto nelle sovrapposizioni con Moretti sulla fascia sinistra, benino Jankovic a destra, Matuzalem sufficiente (sparirà però nella ripresa). In avanti Borriello è stato una volta convincente, anche se il suo spaziare in ogni zona del campo alla lunga lo rende poco lucido sotto porta.
Per fortuna “Patton” ha svolto un’importante correzione in corsa. mettendo in campo un Immobile fortunatamente risorto dalle ceneri delle ultime prestazioni mediocri. Sul 2-1 per il Siena, l’ingesso dell’attaccante ha cambiato le sorti della partita: il suo assist per Jankovic è stato preciso. Il pareggio è arrivato come una liberazione: ma il Genoa poteva e doveva ottenere di più.
Domenica prossima il Grifone vola a Napoli. Non sarà facile ottenere punti contro una squadra che lotta per il secondo posto che significa l’ammissione diretta alla fase a gironi di Champions. Ma occorre cercare a tutti i costi di cogliere punti proprio dove ci sono meno probabilità di conseguirli.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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